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Amy Adams, Ben Affleck, cinecomics, DC, figa-macchinone-esplosioni, film coi pugni nelle mani, Gal Gadot, Hans Zimmer, Henry Cavill, Jeremy Irons, Jesse Eisenberg, Junkie XL, l'addominale prende aria, Laurence Fishburne, le cazzutissime forze armate americane, scienziati che combinano casini micidiali, spiegazioni cazzare, supereroi con superproblemi, Zack Snyder
Finalmente è arrivato nelle sale l’attesissimo mega cinecomics della primavera che, con tanto di hashtag dedicato, ci invita a chiederci chi vincerà nell’epica lotta tra il mortale, rancoroso Batman e l’onnipotente Superman. Ecco, così ad occhio il primo ad uscire sconfitto è Zack Snyder, almeno a giudicare dalle impietose recensioni che sono scattate dopo le prime proiezioni stampa.
Stavolta però è difficile dare torto ai detrattori, perché non ci troviamo di fronte a un incompreso The Watchmen, bensì a un film che reitera gli sbagli del predecessore Man of Steel e ancora una volta viene affossato e non esaltato dal suo gigantismo.
Peccato davvero, perché in questa giungla di personaggi, metropoli da fumetto e mazzate tra titani c’è anche tanto di buono, che però si perde in una tempesta di troppe cose da dire e da fare, ottime idee affogate nei cattivi costumi del cinecomics contemporaneo e un minutaggio che non fa un favore al film.
Segue recensione rigorosamente SPOILERFREE ma prima un informazione utile: NON c’è una scena extra dopo i titoli di coda.