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Alex Roe, Chloë Grace Moretz, i film con gli alieni e le astronavi, J Blakeson, l'addominale prende aria, Maria Bello, mondi distopici, Rick Yancey, Talitha Bateman, umani fanno il mazzo ad alieni, voice over molesto, young adult, Zackary Arthur
Liquidare l’ennesimo film distopico basato su una trilogia young adult di grido (stavolta a firma di Rick Yancey e con discreto successo di critica e pubblico) come il tentativo di rincorrere al cinema Hunger Games è un esercizio di lassismo, ma in questo caso non sarebbe che un peccatuccio, dato il calibro del film in questione. Persino una persona prolissa come me può liquidare La Quinta Onda in un paragrafo o poco più e trovo parecchio indicativo che a poco più di una settimana dalla visione del film debba sforzarmi per ricordare a sufficienza la trama, il finale e il contesto distopico per tirar fuori una recensione coerente. Insomma, la disgrazia di Chloë Grace Moretz rimane quella di essere classe 1997 e di dover subire ancora per qualche anno un volto fresco e adolescenziale che la rende adatta a prodotti che, per il bene della sua carriera da adulta, farebbe bene a evitare.