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~ considerazioni in ando e in endo

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Archivi tag: maschio caucasico over 30 dalla genialità incompresa

FeST 2018 / I Romanoff di Matthew Weiner

16 martedì Ott 2018

Posted by Elisa G. in 2018, Recensionando, seriale

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Aaron Eckhart, Amazon Studios, FeST, FeST 2018, Inès Melab, Louise Bourgoin, Marte Keller, maschio caucasico over 30 dalla genialità incompresa, Matthew Weiner, serialità

Tra le anteprime più prestigiose viste al FeST 2018 (Il Festival delle Serie di Milano) brilla la proiezione dell’episodio pilota di The Romanoffs, una fastosa produzione Amazon Studios che riporta sul piccolo schermo un nome che ne ha fatto la storia recente. Quello di Matthew Weiner, il creatore di Mad Men.
Il concept alla base della serie TV è semplice: 8 episodi da 90 minuti ciascuno, con al centro un erede della mitica famiglia imperiale russa, o sedicente tale.
Gli elementi univoci finiscono qui, perché The Romanoffs rischia davvero di essere una serie infinitamente più interessante per come e quando è stata realizzata che per il suo contenuto vero e proprio.

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Cannes 71 / L’albero dei frutti selvatici

28 venerdì Set 2018

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

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Aydın Doğu Demirkol, Cannes 2018, delicate palette cromatiche, Deve far male!, father issue, i nostri amici arabi, maschio caucasico over 30 dalla genialità incompresa, Murat Cemcir, Nuri Bilge Ceylan

Ci sono alberi maestosi di noci e contorti, nodosi alberi di pero selvatico. Ci sono case più che umili mangiate dai debiti, vite corrose dalla mancanza di lavoro, circondante da distese naturali immense della Turchia rurale. Lo sguardo e il cinema del regista Palma d’Oro Nuri Bilge Ceylan non conoscono né confini né limiti, in un continuo rincorrersi di grandi temi e bellezza maestosa.
L’albero dei frutti selvatici conferma la sua passione per i paesaggi sconfinati della sua terra e per i minutaggi imponenti (188 minuti), segnando un suo ritorno in cui la mediocrità sembra appartenere solo ai due protagonisti della storia: un professore statale la cui vita è stata distrutta dai debiti di gioco e il figlio con ambizioni da scrittore, alla ricerca di un modo per pubblicare il suo primo romanzo.
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Recensionando / Ready Player One di Steven Spielberg

29 giovedì Mar 2018

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

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anni '80, Ben Mendelsohn, fantascienza, Lena Waithe, Mark Rylance, maschio caucasico over 30 dalla genialità incompresa, nessuno mi capisce, Olivia Cooke, Philip Zhao, Simon Pegg, Steven Spielberg, T.J. Miller, Tye Sheridan, videogiochi

…e poi arriva Steven Spielberg, che all’età di 71 anni ancora ancora è costretto a mettere le pezze ai limiti del lavoro altrui, tra l’altro derivativo dalla propria carriera.
È un processo di maturazione davvero invidiabile quello del regista statunitense. Da una parte rifiuta il ruolo dell’eterno giovane che ripete a pappagallo schemi e temi che gli hanno donato la celebrità 40 anni fa. Dall’altra però è un processo di maturazione e non d’invecchiamento, perché lungi dal ripiegarsi su sé stesso o dal perdere progressivamente contatto con la realtà contemporanea, Spielberg rimane un acuto e irriverente osservatore del mondo che gli si evolve attorno, dentro e fuori la sala cinematografica.
Un regista di questo calibro, dopo un paio di prove serie e importanti, avrebbe meritato un ritorno alla leggerezza e all’avventurosa commerciabilità meno impegnativo di Ready Player One.  Continua a leggere →

Recensionando / 120 Battements per Minute, Les Fantômes d’Ismaël & Le Redoutable

22 giovedì Giu 2017

Posted by Elisa G. in 2017, Cinematografò, Recensionando

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Adèle Haenel, Alba Rohrwacher, Arnaud Desplechin, Arnaud Valois, è così francese!, Bérénice Bejo, Cannes 2017, Cannes e dintorni, Charlotte Gainsbourg, Grégory Gadebois, Ho visto la gente nuda, Louis Garrel, Marion Cotillard, maschio caucasico over 30 dalla genialità incompresa, Mathieu Amalric, Michel Hazanavicius, Nahuel Pérez Biscayart, omoaffettività, Robin Campillo, se capisce e non se capisce, Stacy Martin

Il fatto che io continui imperterrita a recensire film di Cannes 70 la dice lunga sulla rilevanza delle uscite settimanali in sala in questo inizio astronomico d’estate.
Meglio quindi concentrarsi su alcuni del recuperi che sono riuscita ad assestare grazie a Cannes e dintorni, l’iniziativa del Comune di Milano che permette alla sottoscritta di recuperare un manipolo di film di Cannes a poco meno di un mese dal passaggio in Croisette (in pratica una sorta di lusso per poracci che non vanno a Cannes).
Oggi è il turno dei francesi, con la pellicola che ha aperto fuori concorso la 70esima edizione e due lungometraggi che si sono contesi la Palma d’Oro (e uno l’ha quasi vinta). Contando che siamo anche nel mese del Pride, direi che non poteva esserci tempistica migliore. Iniziamo!

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Recensionando / Paterson

19 lunedì Dic 2016

Posted by Elisa G. in 2016, Cinematografò, Recensionando

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Adam Driver, Cannes 2016, delicate palette cromatiche, Golshifteh Farahani, Jim Jarmusch, maschio caucasico over 30 dalla genialità incompresa, slice of life, voice over molesto

cannes_paternSe gli Oscar 2017 vi sembrano un’entità ancora vaga e lontana, allora è il caso che vi aggiorni: ho già qui a fianco a me una lista di recuperi propedeutici impossibile da azzerare e Paterson di Jim Jarmusch, accolto con grande calore dalla stampa statunitense a Cannes, si profila già come il grande deluso della prima tornata di nomination ai premi con cui s’inganna l’attesa per i premi che contano.
E dire che la prova di Adam Driver era sembrata l’antidoto perfetto per mantenere la sua aurea da attore indie di progetti di qualità, messa parzialmente in crisi dall’ingresso in qualità di villain nel mega franchise di Star Wars.
I fan di Jim Jarmusch e della poesia nascosta nelle piccole cose quotidiane però si tranquillizzino: se è discretamente piaciuto pure a me, loro Paterson lo adoreranno.
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Recensionando / Love & Mercy

30 mercoledì Mar 2016

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Recensionando

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Autocompiacimento registico, Bill Pohlad, Deve far male!, Elizabeth Banks, John Cusack, la forza salvifica dell'Ammmore, maschio caucasico over 30 dalla genialità incompresa, nessuno mi capisce, Paul Dano, Paul Giamatti, sesso droga e tanto altro ancora, tratto da una storia di poco falsa

love1A ventiquattro dalla fine di marzo eccoci di nuovo a parlare di possibili candidati all’Oscar (anche se poi è arrivata solo la meritatissima nomination per Paul Dano ai Golden Globes). Per un film del 2014. Uscito negli Stati Uniti nel 2015. Che arriva da noi non solo dopo l’uscita home video, ma probabilmente (e strategicamente) dopo la scadenza dei link per il live streaming…ok, cosa vi dicevo un paio di settimane fa circa il periodo tra marzo e maggio e gli avanzi di magazzino?
E infatti eccoci qui a recensire Love & Mercy, un film che è piaciuto tantissimo alla critica ma che alla fin fine si è rivelato irrilevante a livello di critica e premi…e per la maggior parte, a ragione.
E se percepite una punta in più di acidità in me è perché non riesco a capacitarmi di come basti piazzare lì l’ennesima storia del genio bianco incompreso e bistrattato per farla franca…più o meno, considerato che comunque parecchi avranno reagito a titolo e locandina con un “cheeee?”.

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Recensionando / Irrational Man

15 martedì Dic 2015

Posted by Elisa G. in 2015, Cinematografò, Recensionando, Uncategorized

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Cannes, Cannes 2015, commedia nera, Emma Stone, Jamie Blackley, Joaquin Phoenix, maschio caucasico over 30 dalla genialità incompresa, nessuno mi capisce, Parker Posey, voice over molesto, woody allen

irrationalman1La nostra esistenza cinematografica vive anche di consuetudini:che annata sarebbe senza la pellicola di Woody Allen su protagonisti più o meno nevrastenici? Stavolta l’appuntamento cade a dicembre, dopo un passaggio abbastanza mesto al Festival di Cannes.
La fortuna con registi prolifici e abitudinari come Woody Allen è che c’è sempre un film precedente a cui rifarsi per fare riferimenti e comparazioni: stavolta si va a colpo sicuro con Match Point, di cui Irrational Man pare essere un aggiornamento a un decennio di distanza, dai toni drammatici così 2005 alla commedia nera decisamente 2015.
Stavolta abbiamo un solo lui che si destreggia tra due lei e finisce per essere aggiornata anche la musa di turno, posizione ora saldamente occupata dall’adorabile Emma Stone.

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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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