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fantascienza, Hugo 2016, Hugo Award, La terra spezzata, mondadori, mondi distopici, N.K. Jemisin, nebula 2015, Nebula Award, tristezza a palate
Il premio Hugo 2016 è un romanzo il cui punto forte non sta certo nell’innovazione. Primo tomo di 500 pagine di un trilogia di stampo epic fantasy ma dai toni apocalittici, La quinta stagione rientra appieno nel trend ormai decennale che domina il mercato e le classifiche di vendita del lettera forte dell’acronimo SFF, la F di Fantasy. Alle volte però a fare la differenza nella fuga per la vittoria è il fattore umano, anche se in passato a N.K. Jemisin era pesato come un macigno. Osteggiata in quanto donna, afroamericana e blogger di stampo politico e per aver denunciato apertamente le istanze razziste di Vox Day (che le diede della educated but ignorant savage), il nuovo ciclo della Jemisin ha avuto la forza di sbaragliare la concorrenza del lanciatissimo Uprooted, nonostante l’ala conservatrice più estrema di scrittori e lettori di genere non abbiano certo dimenticato il suo discorso e non ne abbiano certo favorito la nomination.
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