Tag
angst, Autocompiacimento registico, awwww!, Bryan, Bryan Fuller, delicate palette cromatiche, Deve far male!, fotografia leccatissima, Gillian Anderson, Hugh Dancy, I was distracted by the gay, il cuore è qui, il disperato urlo silenzioso della fangirl in incognito, le mani addosso!, lesbo chic, Mads Mikkelsen, NBC, omoaffettività, piangerone, Psicologia e Psicosi, Richard Armitage
Sono passati solo tre anni da quando andò in onda il fatale pilota di quello che per me è stato un grande amore televisivo, di quelli che lasciano una traccia indelebile nella mente e nell’anima. La strada che è riuscito a percorrere Hannibal nella sua mitologia e nel cuore del suo piccolo ma dedicatissimo fandom in trentanove episodi è inenarrabile, tanto che a voltarsi indietro viene quasi un capogiro. Se il season finale della seconda stagione, Mizumono, non è sbiadito di una tonalità a distanza di un anno e rimane l’episodio cardine della serie, il più bello, solo ripensare a Will incarcerato o ai casi della settimana pare di ricordare un’altra era.
Giovedì sera è andato in onda in Canada The Wrath of the Lamb, il season finale della terza stagione che per annosi problemi di ascolti, per l’addio di NBC e per l’indifferenza di canali vecchi e nuovi in un’ipotetica acquisizione si attesta concretamente anche come season finale.
Si merita un ricordo qui, mentre tento di levarmelo dalla mente e spero di parlarne con qualche altro fannibal nei commenti. #HannibalMicDrop & #YouOweMeAwe.
EDIT- ho dovuto sistemare un po’ di cose perché è spuntato un bacio, UN BACIO gente.
Ovviamente, occhio alle gif, agli SPOILER e ai violenti attacchi di FEELS.
Continua a leggere