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~ considerazioni in ando e in endo

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Archivi tag: Nebula Award

The Calculating Stars: vecchia fantascienza, nuova sensibilità

27 domenica Giu 2021

Posted by Elisa G. in Libreria, Recensionando

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fantascienza, femminismo, Hugo Award, Locus Award, Mary Robinette Kowal, Nebula Award, Oscar Vault, razzismo, ucronia

Era da parecchio che non mi imbattevo in un recente romanzo fantascientifico così autenticamente fantascientifico. Bastano infatti un paio di capitoli di The Calculating Stars per intuire che Mary Robinette Kowal è una conoscitrice e frequentatrice abituale del genere in cui si cimenta e non un autore che sceglie di calarvisi per necessità narrative o di target.
Prima segretaria e poi presidente della Science Fiction and Fantasy Writers of America (l’associazione/sindacato degli scrittori di genere professionisti che assegna ogni anno il premio Nebula), Kowal è un membro attivo della comunità SFF statunitense e internazionale, la cui attività si espande dalla scrittura al dibattito critico sul genere, grazie allo scanzonato podcast tematico Writing Excuses, che conduce con i colleghi e amici Dan Wells e Brandon Sanderson. Pare che sia stato proprio quest’ultimo a convincerla che la sua alternative history su cui era al lavoro da tempo meritasse di diventare una duologia o una serie. Opinione nemmeno troppo sorprendente, considerando l’approccio di Sanderson alla sua produzione.

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Recensionando / Binti di Nnedi Okorafor

22 domenica Lug 2018

Posted by Elisa G. in Libreria, Recensionando

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Binti, Deve far male!, fantascienza, Hugo Award, i libri con gli alieni e le astronavi, mondadori, Nebula 2016, Nebula Award, Nnedi Okorafor, social justice, Tor Books

La rabbia è un’arma pericolosa in campo letterario: può amplificare la tua voce letteraria, può donare al tuo racconto la forza di superare i tuoi stessi limiti di scrittore, ma può finire per farti urlare addosso a quel lettore a cui stai disperatamente cercando di raccontare la tua storia.
I primi scritti di Nnedi Okorafor, la quarantaquattrenne scrittrice statunitense regina della scena letteraria di genere negli ultimi anni, sono letteralmente divorati dalla smania di denunciare la sistematica cancellazione della voce delle minoranze etniche dalla vita sociale e culturale degli Stati Uniti.
Con la premiatissima trilogia di Binti (che presto arriverà anche in Italia) qualcosa sembra finalmente essere cambiato. 

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Recensionando / Cuore Oscuro (Uprooted) di Naomi Novik

02 sabato Set 2017

Posted by Elisa G. in Libreria, Recensionando

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a mille ce n'è nel mio cuore di fiabe da narrar, è quasi magia!, fantasy, fiabe favole and co, Hugo 2016, Hugo Award, mondadori, Naomi Novik, Nebula 2016, Nebula Award

Agnieszka e Kasia sono adolescenti cresciute all’ombra del Bosco – un pericoloso luogo da cui escono solo sventure per i villaggi del regno di Polnya – e con il timore della venuta del Drago, il mago che protegge le terre circostanti in cambio del tributo di una fanciulla ogni dieci anni. Le due amiche sono ben consapevoli di essere nate nell’anno del Drago: sulla loro testa pende quindi la possibilità di venir portate via dallo stregone e rinchiuse nella sua Torre.
La minaccia per la sbadata e trasandata Agnieszka come per le altre ragazze è in realtà relativa: Kasia è così bella, coraggiosa e dotata di ogni virtù che tutti (lei e sua madre in primis) danno per scontato che il Drago la sceglierà come tributo. Invece a venire sradicata dalla sua vita e a finire nella Torre sarà proprio Agnieszka, assoluta protagonista e voce narrante di Cuore Oscuro (Uprooted), il romanzo premio Nebula 2016 di Naomi Novik.
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Recensionando / Ninefox Gambit di Yoon Ha Lee

09 domenica Lug 2017

Posted by Elisa G. in Libreria, Recensionando

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Arthur C. Clarke Award, fantascienza, hard sci-fi, Hugo 2016, Hugo Award, i libri con gli alieni e le astronavi, Locus Award, Nebula 2017, Nebula Award, Solaris, space opera, Yoon Ha Lee

Ninefox Gambit di Yoon Ha Lee è il romanzo di fantascienza dell’anno appena trascorso? Se sì, qual è il bilancio del 2016 fantascientifico a livello anglofono e quindi mondiale?
Certo il pedigree è di quelli difficili da ignorare: il romanzo d’esordio di Yoon Ha Lee, primo volume della trilogia The Machineries of the Empire, ha piazzato la doppietta Hugo + Nebula, è in finale nell’Arthur C. Clarke Award. In qualità d’esordio senza un fandom precedente a cui appoggiarsi dimostra una forza notevole e può brillare anche nei premi dedicati agli esordienti, e infatti eccolo portarsi a casa un Locus Award per miglior romanzo d’esordio SF. Nella piccola nicchia fantascientifica è stato recensito da tutti i nomi giusti abbastanza o molto positivamente: hanno risposto all’appello blogger, youtuber, autori e tutta la critica che ancora legge fantascienza (aka non quella italiana). Ha un blurb di John Scalzi. Che volere di più?
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Recensionando / Storie della Tua Vita

20 venerdì Gen 2017

Posted by Elisa G. in Libreria, Recensionando

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fantascienza, Frassinelli, Hugo Award, i libri con gli alieni e le astronavi, Locus Award, Nebula Award, Ted Chiang

storiedellatuavitaMentre voi affollate le sale per constatare se davvero Denis Villeneuve sia riuscito a portare degnamente su grande schermo il racconto più celebre di Ted Chiang, è arrivato il momento per me di parlare un po’ della celebre antologia che contiene lo stesso, Storie della Tua Vita. Un post che risulta essere quasi accessorio, dato che uno dei rarissimi titoli fantascientifici degli ultimi vent’anni recensito e vivisezionato anche dal fandom italiano è proprio questo.
Dato che è una settimana di festa per gli appassionati di SFF letteraria e non e dato che lo ritroviamo nelle librerie dopo tanti anni in cui era rimasto tristemente fuori catalogo, ho deciso di festeggiare anche io, con qualche considerazione in merito, magari rivolta a quanti tra i lettori non sono ancora familiari con questo titolo.

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Recensionando / Barsk: The Elephants’ Graveyard

15 domenica Gen 2017

Posted by Elisa G. in 2016, Libreria, Recensionando

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animali carini, fantascienza, i libri con gli alieni e le astronavi, Lawrence M. Schoen, Nebula 2016, Nebula Award, Tor Books

barsk_coverIn un 2016 non particolarmente florido dal punto di vista delle sorprese letterarie in campo fantascientifico, il romanzo SFF più sorprendente tra quelli già recuperati è stato Barsk: The Elephants’ Graveyard, una delle nomination ai Nebula Awards 2015 che giunse più inaspettatamente nella categoria miglior romanzo
(e sarebbe anche ora di aggiornare la pagina wiki italiana con l’edizione 2015, no?) del premio da e per scrittori professionisti di genere.
Fresco, accattivante e con quella punta da Piero e Alberto Angela che davvero non ti aspetteresti di trovare su un pianeta alieno a rischio genocidio, Barsk è un esordio rimasto in gestazione per quasi trent’anni, con una genesi a una serie di fate madrine che riassumono davvero bene il piccolo mondo contemporaneo della fantascienza statunitense.

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Recensionando / La quinta stagione (La terra spezzata #1) di N. K. Jemisin

25 domenica Set 2016

Posted by Elisa G. in Libreria, Recensionando

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fantascienza, Hugo 2016, Hugo Award, La terra spezzata, mondadori, mondi distopici, N.K. Jemisin, nebula 2015, Nebula Award, tristezza a palate

Il premio Hugo 2016 è un romanzo il cui punto forte non sta certo nell’innovazione. Primo tomo di 500 pagine di un trilogia di stampo epic fantasy ma dai toni apocalittici, La quinta stagione rientra appieno nel trend ormai decennale che domina il mercato e le classifiche di vendita del lettera forte dell’acronimo SFF, la F di Fantasy. Alle volte però a fare la differenza nella fuga per la vittoria è il fattore umano, anche se in passato a N.K. Jemisin era pesato come un macigno. Osteggiata in quanto donna, afroamericana e blogger di stampo politico e per aver denunciato apertamente le istanze razziste di Vox Day (che le diede della educated but ignorant savage), il nuovo ciclo della Jemisin ha avuto la forza di sbaragliare la concorrenza del lanciatissimo Uprooted, nonostante l’ala conservatrice più estrema di scrittori e lettori di genere non abbiano certo dimenticato il suo discorso e non ne abbiano certo favorito la nomination.
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Recensionando / Ancillary Mercy

18 giovedì Ago 2016

Posted by Elisa G. in Libreria, Recensionando

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Ann Leckie, fantascienza, Hugo Award, i libri con gli alieni e le astronavi, libreria fangirl, Locus Award, nebula 2015, Nebula Award, ritratto di relazioni umane prima che lavorative, space opera

ha_mercySono passati solo 3 anni e 3 romanzi dall’inizio della saga che ha lanciato Ann Leckie nel firmamento internazionale della fantascienza, eppure tante cose sono cambiate, così tante che si può dire a buon diritto che il ciclo di Ancillary è stato uno degli eventi più rilevanti dello scenario statunitense negli ultimi anni.
La trilogia della Leckie è stata una delle poche iniziata e conclusa in maniera solida e continuativa, capace non solo di convincere sempre critica e pubblico, ma anche di farlo spostando un po’ più in là il confine del genere e incarnando tutto un movimento di autori (ma soprattutto autrici) che costituiscono l’avanguardia di un nuovo modo di scrivere fantascienza in questo millennio. Un gruppo di scrittori e scrittrici che incarna un nucleo molto definito di idee e messaggi ma che prima della Leckie non aveva mai saputo mettersi così tanto sotto i riflettori, vincere tutto il vincibile e, pur rimanendo lontano per numeri dalle teste di serie, formare un gruppo di lettori così solido e affezionato da centrare per 3 (difficili) anni di fila la doppia nomination Hugo+Nebula, anche nell’annus terribilis dei Sad Puppies 2015.
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Segnalando / Uscite Urania Marzo 2016 e nomination Nebula 2016

27 sabato Feb 2016

Posted by Elisa G. in Libreria, Segnalando

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Charles E. Gannon, Charles Sheffield, fantascienza, Fran Wilde, i libri con gli alieni e le astronavi, Lawrence M. Schoen, N.K. Jemisin, nebula 2015, Nebula Award, Tricia Sullivan, Urania, Urania Collezione, Urania Millemondi, Vernor Vinge

icacciatoridiincognite_uraniaUrania 1628 – I cacciatori di incognite di Charles Sheffield
Cominciamo con una confessione: nel fare ricerche su questo titolo mi sono un po’ emozionata.Questa rubrica è abbastanza adulta da permettermi di autogooglarmi riguardo ai due romanzi precedenti del ciclo Heritage, come per esempio quel Punto di Convergenza apparso sul volume 1613, nel dicembre 2014. Che, siccome stiamo parlando di Urania, miei prodi, trattasi del volume successivo a quello inedito che viene pubblicato il prossimo marzo. Brace yourself, neofiti, this is Urania, perché all’appello manca ancora l’ultimo volume del 2002, Resurgence.
Piccolo problema: Segrate ci ha messo così tanto a pubblicare la quasi totalità del ciclo che adesso non mancano lettori che invocano a gran voce la ristampa del primo volume, Quake, pubblicato da Urania vent’anni fa. Nessuno mette in dubbio che i lettori di questa collana siano incontentabili, però sono letteralmente venti anni, per un volume rimasto in edicola un mese in un’epoca in cui gli ebook non esistevano.
Lo leggerò? No, non in mezzo a questo caos cosmico in cui l’hanno gettato. Certo che se veramente riuscissero a ripubblicare Quake, significherebbe avere l’intero ciclo in ebook, e lì sì sarebbe interessante. Che Urania ci faccia un pensierino, anche perché a mio modestissimo parere hanno un gran bisogno di cicli completi in ebook con cui attirare lettori saltuari e voraci. 
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Recensionando / Ancillary Sword

14 lunedì Dic 2015

Posted by Elisa G. in Libreria, Recensionando

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Ann Leckie, fantascienza, Fanucci, Hugo Award, i libri con gli alieni e le astronavi, Imperial Radch trilogy, Nebula Award, ritratto di relazioni umane prima che lavorative, space opera

ancillarysword_1In un intervento sulla rubrica The Big Idea del blog di John Scalzi, è stata la stessa Ann Leckie a rivelare che inizialmente il secondo volume della sua premiatissima trilogia doveva intitolarsi Sword of Atagaris. Nelle sue intenzioni, ogni libro doveva portare il nome dell’astronave dotata d’intelligenza artificiale protagonista di quel segmento di trilogia.
L’editore è intervenuto, il ruolo della nave spaziale in questione è stato ridimensionato durante la stesura ed è andata a finire con il felice utilizzo del ricorrente “Ancillary” e ogni volume intitolato a una classe diversa di incrociatore spaziale. Dopo la placida Justice of Toren, è il turno di una sword, la tipologia di astronave più militarizzata e concepita per il combattimento puro e che, nelle parole dei protagonisti Breq e Seivarden, non manca mai di ribadire con superbia la sua supposta superiorità ad ogni intelligenza artificiale nelle vicinanze. La valenza del titolo di Ancillary Sword e il vero intento della trilogia rimangono celati dietro a un intreccio narrativo che, per ambizione e premesse, mal si accoppia con il carattere superbo dell’astronave che gli dà nome.

Avvertenza: segue una recensione il più possibile scevra di spoiler anche per chi non ha letto il primo volume. Il consiglio per chi non l’ha letto è in ogni caso di partire da dalla recensione del primo volume.

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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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