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adolescenti problematici, Anna B. Sheppard, Ben Schnetzer, Brian Percival, Emily Watson, Geoffrey Rush, hair porn, John Williams, Libri letti per poter (s)parlare del film, Markus Zusak, Michael Petroni, nazisti cattivissimi, Nico Liersch, Shoah, Sophie Nélisse
La freddissima accoglienza riservata negli Stati Uniti all’adattamento cinematografico dell’amatissimo best seller di Markus Zusak era un segnale evidente che qualcosa fosse andato storto. Peccato, perché se c’era un libro sulla Shoah e sulla Germania nazista capace di arricchire il già affollatissimo filone cinematografico dedicato a questo momento storico era proprio quello di Zusak e per due motivi: l’ambientazione dentro la Germania nazista, tra la popolazione che o sostiene apertamente il Führer o finge di farlo per il quieto vivere e il particolarissimo narratore della storia, la Morte.
Purtroppo però nel passaggio tra schermo e film qualcosa non è andato per il verso giusto e pur sfruttando un cast azzeccato e un adattamento fedele alla fonte, il film funziona solo a metà, risultando l’ennesima pellicola sugli ebrei deportati votata gratuitamente al dramma senza qualcosa di davvero efficace da dire.
Vi ho già parlato del libro QUI.