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Archivi tag: Olga Kurylenko

Recensionando / La corrispondenza

12 martedì Gen 2016

Posted by Elisa G. in 2016, Cinematografò, Recensionando

≈ 1 Commento

Tag

Autocompiacimento registico, delicate palette cromatiche, Ennio Morricone, film col dramma dentro, film d'Ammmmore, Giuseppe Tornatore, Ho visto la gente nuda, Jeremy Irons, ma anche no, Olga Kurylenko, piccoli borghi nel centro Italia, Psicologia e Psicosi, Shauna Macdonald

lacorrispondenzaIl corollario di essere uno dei pochi registi italiani con i mezzi e la volontà di uscire dal piccolo recinto nazionale e puntare al Mondo è che spesso si finisce per farsi molto male. È valso a livello economico per Matteo Garrone con Il Racconto dei Racconti, l’ha schivata Paolo Sorrentino con Youth vendendo ancora una volta una sorta di immagine patinata del cinema italiano come altrove vogliono che sia, ci è cascato in pieno e ancora più di prima Giuseppe Tornatore con il suo ultimo film.
Peccato, perché il gioco al massacro non è mai divertente, specialmente quando siamo di fronte a un investimento economico da 10 milioni di euro e a uno dei rari sceneggiatori e registi che sembra non avere reazioni luddiste al nostro vivere la modernità tramite strumenti tecnologici onnipresenti.
Se con La Migliore Offerta non ero del tutto convinta ma nemmeno troppo negativa, La Corrispondenza merita solo una bocciatura senza appello.

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Recensionando / To The Wonder

29 sabato Giu 2013

Posted by Elisa G. in 2012, Cinematografò, Recensionando

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Tag

Autocompiacimento registico, Ben Affleck, delicate palette cromatiche, film col dramma dentro, film PESO, fotografia leccatissima, Javier Bardem, la forza salvifica dell'Ammmore, ma anche no, MA-TI-PREGO, Olga Kurylenko, Rachel McAdams, se ne sentiva il bisogno, Terrence Malick, tristezza a palate, Venezia, Venezia 2012, voice over molesto

to the wonder locandinaSe non avere le competenze necessarie per realizzare un film è il peccato originale di molte pellicole commerciali, in ambito autoriale l’eccessiva fiducia nelle proprie capacità può produrre veri e propri disastri, come nel caso di To The Wonder.
Il cinema autoriale è stupefacente perché pieno di maestria e realismo filtrato attraverso il gusto personale del realizzatore, ignorando per una volta le esigenze del botteghino e dello spettatore pagante. In un certo senso, è brado, selvaggio, non imbrigliato da mille esigenze che non concernono strettamente la settima arte.
La sensibilità autoriale e l’equilibrio su cui si fonda sono però materie delicatissime e non mancano esempi di gente che ha mandato la propria carriera alla malora non riuscendo più ad ottenere un prodotto armonico.
Appare piuttosto evidente che da capolavori quali “La Sottile Linea Rossa” e “La Rabbia Giovane” la sensibilità di Terrence Malick abbia subito un’evoluzione. Con questo film però il sentiero tracciato nel nuovo millennio sembra irrimediabilmente discendente.
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Recensionando / Oblivion

10 mercoledì Apr 2013

Posted by Elisa G. in 2013, Cinematografò, Recensionando

≈ 1 Commento

Tag

Andrea Riseborough, fantascienza, fotografia leccatissima, i film con gli alieni e le astronavi, Joseph Kosinski, Melissa Leo, Morgan Freeman, Nikolaj Coster-Waldau, Olga Kurylenko, Ronald R. Reiss, Tom Cruise, voice over molesto

Secondo alcuni la fantascienza starebbe vivendo un periodo d’oro al cinema. Personalmente invece ritengo che uno sparuto numero di pellicole d’azione/thriller con qualche elemento fantascientifico e un paio di vere perle dalla produzione piuttosto risicata siano riuscite a balzare agli onori della cronaca, permettendo ad alcuni “registi di genere” di cimentarsi con budget e progetti dalle proporzioni più rilevanti.

Oblivion Victoria
Joseph Kosinski teoricamente rientrerebbe in questo novero. D’altronde quando il tuo scopritore è Fincher e con le tue prime sequenze IMAX impressioni i piani alti della Disney, attrai l’attenzione di tutti.
Già il passaggio successivo però non è così logico: come è riuscito Kosinski a ottenere dalla Universal Pictures 120 milioni di dollari per girare una sua storia breve (12 pagine) poi trasformata in graphic novel e presentata in forma di ashcan copy (una forma grezza che permette di tutelare il proprio diritto d’autore sulla storia originale) in qualche migliaio di copie al Comicon di San Diego del 2010? Specie dopo il mezzo fallimento di un titolo che si vende da solo come “TRON:Legacy“, intendo.
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Aspettando / Oblivion

08 sabato Dic 2012

Posted by Elisa G. in 2012, Aspettando, Cinematografò

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Tag

fantascienza, i film con gli alieni e le astronavi, Joseph Kosinski, Melissa Leo, Morgan Freeman, Nikolaj Coster-Waldau, Olga Kurylenko, space opera, Tom Cruise

Riemergo nelle nebbie in cui ero affogata (non solo la Vita Vera esigeva la mia presenza, ma anche il supremo sacrificio dell’utilizzo del computer a fini produttivi e totalmente avulsi dal cazzeggio…è stato terribile) per segnalarvi questo Oblivion.

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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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