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Se sono io la prima a dirvi che Inside Out, il nuovo film della temuta combo Disney Pixar, sì, ma anche il ritorno al timone dell’amato e celebrato sceneggiatore e regista Pete Docter, è un grandissimo film per cui si potrebbe spendere in futuro la parola che inizia con la c e finisce con apolavoro, potete fidarvi. Nel senso, se il metascore al 9,1 e l’ovazione eccezionale dopo il passaggio a Cannes (dove fuori concorso rischiano di essere passate le migliori pellicole del 2015) proprio non vi bastano.
Questo perché nel lontano 2009, anno in cui uscì Up – film successivamente acclamato con l’ultimo capolavoro di un epoca ormai perduta dello studio di animazione – io già storcevo il naso e facevo nonono con la testa, disprezzando la chiusura paracula di quel film.