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Aaron Guzikowski, Denis Villeneuve, dramma familiare obbligatorio, farsi giustizia da soli, film coi pugni nelle mani, film col dramma dentro, fotografia leccatissima, Fottuto Cervo Metaforico, Hugh Jackman, Jake Gyllenhaal, ma anche no, Maria Bello, Melissa Leo, Oscar 2014, parte lo spiegone, Paul Dano, proteggi la Famiglia!, rapimenti di moglie e/o figli, Roger Deakins, spiego finali, Terrence Howard, Viola Davis
A un certo punto la domanda sorge spontanea: quanti bambini/mogli rapite e mariti che si fanno giustizia da soli vede un cinefilo nella sua vita di spettatore? Tanti, tantissimi. Anche scartando le pellicole dove il rapimento fa parte di una storia più ampia, rimangono comunque una marea di film in cui lo sceneggiatore non trova niente di meglio che sottrarre un familiare a X (XY, dato che sono nella quasi totalità pellicole con protagonista maschile, perché alle femmine è destinato in genere il ruolo di scoramento materno o ritrovare il figlio perduto dopo x anni) per innescare un’intera vicenda dove il confine tra bene e male è tagliato con millimetrica precisione dal fatto che fare del male ai bambini/alle donne degli altri genera un collante di sdegno universale. Il vero mistero qui non è chi abbia rapito la figlia di Hugh Jackman e la sua amichetta di giochi (nera, come si addice a ogni famiglia comprimaria nella periferia urbana), ma perché uno col talento del canadese Denis Villeneuve sia stato legato a questo progetto per il suo sbarco in America. Continua a leggere