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Archivi tag: regia compiaciutissima

Recensionando / Stoker

13 giovedì Giu 2013

Posted by Elisa G. in 2013, Cinematografò, Recensionando

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adolescenti problematici, Autocompiacimento registico, Chan-wook Park, Chris Mantell, Consiglio alla Vendetta, delicate palette cromatiche, dramma familiare obbligatorio, film da feticisti, fotografia leccatissima, Jacki Weaver, Kurt and Bart, Leslie Morales, Matthew Goode, Mia Wasikowska, Nicole Kidman, Philip Glass, regia compiaciutissima, Ridley Scott, Wentworth Miller

stoker posterAhhh, quanto mi è difficile parlarvi di Stoker senza mollarvi un “è bellissimo” e chiudere lì l’intera questione. I più informati tra voi sapranno già che la critica non si è esattamente sperticata per l’esordio in lingua inglese di Chan-wook Park, rimanendo generalmente positiva ma freddina.
Purtroppo però stavolta mi tocca contenere l’entusiasmo per un film che va a toccare le mie corde emozionali ed estetiche e cercare di darvi un quadro più generale della qualità del film. Mica posso mandarvi nel baratro perché a me fanno impazzire i cromatismi allusivi, i rimandi cult (Hitchcock su tutti) e il “racconto visivo” messo in piedi da Park, no?

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Recensionando / Anna Karenina

19 martedì Feb 2013

Posted by Elisa G. in 2012, Cinematografò, Recensionando

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Aaron Taylor-Johnson, Alicia Vikander Olivia Williams, Costumismi, Dario Marianelli, delicate palette cromatiche, Domhnall Gleeson, Emily Watson, film alla Joe Wright, film in costume, fissiamoci intensamente negli occhi, fotografia leccatissima, grande fantasia in fase di casting, Jacqueline Durran, Joe Wright, Jude Law, Keira Knightley, Kelly Macdonald, l'ego di Joe Wright, Matthew MacFadyen, regia compiaciutissima, Ruth Wilson, Seamus McGarvey, Tom Stoppard

In quanto sostenitrice senza quartiere e grandissima estimatrice di Joe Wright e delle sue compiaciutissime regie, attendevo Anna Karenina con un misto di emozione e purissimo terrore, dato che le recensioni in madre patria non erano esattamente entusiastiche.
Data la (lunga) attesa italiana, ho persino riletto il libro (che non è proprio la lettura di un pomeriggio invernale e poco più), pronta al grande momento e impaziente di dirvi cosa ne penso, perché si sa, Joe Wright è una questione di testa e cuore e, quando ci si mette….è buono qui *indica la testa* è buono qui *indica il cuore*.
Non temete: quando è stato necessario ho contenuto gli entusiasmi o l’ho direttamente massacrato. “Il solista” non glielo perdonerò mai! MAI!

Anna Karenina Levin Kitty

Per me, la scena più emozionante del film e la perfetta sintesi del processo di adattamento di Wright.

Passando a parlare di Anna Karenina…torniamo a parlare dello smisurato ego di Joe Wright, che lo porta a fare molte scelte radicali, alcune radicalmente sbagliate, che mettono al centro ancora di più il suo lavoro su un bilancio totale del film. In sintesi pre-spappagnata infinita, va a finire come sempre. Se vi piace lo stile di Joe Wright e passate il tempo a salvare le gif tratte dai suoi film, andate a vederlo tranquilli, se lo strozzereste a mani nude dopo avergli inflitto sessioni varie di water boarding…gli vorrete infliggere una sessione aggiuntiva, dopo questo. 

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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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