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Amanda Seyfried, Anne Hathaway, Costumismi, film col dramma dentro, fotografia leccatissima, Helena Bonham Carter, Hugh Jackman, musical, Russell Crowe, Sacha Baron Cohen, Samantha Barks, Tom Hopper, tristezza a palate, Victor Hugo, vincitore di premio a forma di qualcosa di un metallo solitamente dorato
A volte il distacco temporale permette di giudicare un prodotto culturale sotto un’ottica differente. Per me Les Misérables è l’esempio calzante. Ho avuto modo di vederlo qualche tempo fa e, se all’uscita della sala ero un po’ scettica, devo ammettere che col tempo, ripensandoci, mi è cresciuto dentro. Senza scalfire tutti i se e i ma del post-visione, è avvenuta una certa rivalutazione, tanto da consigliarvi di considerare l’ipotesi di dargli una chance, a patto di non soffrire di qualche grave controindicazione.

Libertà! Uguaglianza! Fraternità! Francia!