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~ considerazioni in ando e in endo

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Archivi tag: seconda guerra mondiale

Cineriassuntone mensile / I film di Marzo 2019

31 domenica Mar 2019

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

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Tag

Alexander Skarsgård, amori adolescenziali, animazione giapponese, Armie Hammer, Cinemozioni5, Cole Sprouse, Felicity Jones, Gustav Möller, horror, i film con gli alieni e le astronavi, Jakob Cedergren, James Kent, Joel Edgerton, Justin Baldoni, Keira Knightley, Kenji Nagasaki, legal drama, Lucas Hedges, melodramma, Mimi Leder, nazisti cattivissimi, Nexo Digital, Nicholas McCarthy, Nicole Kidman, omoaffettività, Rupert Wyatt, Russell Crowe, Sam Waterston, seconda guerra mondiale, tratto da una storia di poco falsa, Troye Sivan

Eccoci al primo appuntamento mensile del cineriassuntone sett…mensile, un po’ perché di certi film voglio continuare a parlarvi in post dedicati, un po’ perché so che da qualche parte qui c’è un format perfetto ma c’è ancora da sperimentare. Quindi ecco a seguire tutti i film usciti a marzo 2019 che ho visto ma non ho avuto tempo, voglia o sbatta di recensirvi.
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Recensionando / Overlord

08 giovedì Nov 2018

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

≈ 1 Commento

Tag

Billy Ray, horror, J.J. Abrams, Jovan Adepo, Julius Avery, Mathilde Ollivier, nazisti cattivissimi, pazze risate per zombie mostri e vampiri, Pilou Asbæk, scienziati che combinano casini micidiali, seconda guerra mondiale, spara spara ci stanno massacrando, Wyatt Russell

Dici Bad Robot, evochi J.J. Abrams, una delle poche entità hollywoodiane capaci di dare una piega precisa a un progetto pur limitandosi a benedirlo nelle vesti di chi ci caccia i soldi in qualità di produttore. D’altronde nomi grossi da sparare con font ragguardevole in locandina Overlord davvero non ne ha altri: Julius Avery è un regista con un solo film alle spalle (Son of a Gun) e alla redini di un progetto di cui supervisiona giusto la direzione filmica, il codazzo di attori con cui s’interfaccia sono le classiche belle facce di belle speranze, viste qua e là in tanti progetti precedenti più o meno interessanti ma a cui davvero in pochissimi saprebbero dare un nome e cognome al primo sguardo.
Poco male, anzi benissimo: se c’è un prodotto di cui a Hollywood c’è disperatamente bisogno sono questo genere di progetti originali, pensati per il cinema, indipendenti da altri franchise e dalla fama delle star che vi militano.  Continua a leggere →

Recensionando / L’ora più buia

18 giovedì Gen 2018

Posted by Elisa G. in 2017, Cinematografò, Recensionando

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Tag

Anthony McCarten, Ben Mendelsohn, biopic, Dario Marianelli, fotografia leccatissima, Gary Oldman, i soliti attori inglesi, Joe Wright, Kristin Scott Thomas, Lily James, Oscar 2018, seconda guerra mondiale

Ci sono trecentomila uomini bloccati su una spiaggia francese e un singolo che decide del loro destino a Londra. La storia si consuma sui due fronti, ma le sorti di tutti sono nelle mani di quel solo uomo e delle sue decisioni.
Quella di L’ora più buia non è una storia nuova, anzi: il cinema è impegnato nel ruolo di Penelope sin dalla fine della Seconda guerra mondiale, cucendo e disfando discorsi e film su un momento drammatico dell’umanità. Perché il Secondo e non il Primo conflitto mondiale? Probabilmente per sua posizione perfettamente mediata tra il senso di passato così concluso da essere Storia eppure così vicino da poter essere ancora presente e rilevante.
La Prima guerra mondiale è l’ultima dei grandi conflitti alla vecchia maniera, la seconda è l’introduzione al Guerra fredda, è moderna e ha un nemico cinematograficamente perfetto, cristallizzato nel concetto stesso di Male (il Nazismo, Hitler, la Shoah).
Dunkirk con la sua mancanza di protagonista e la sua visione collettiva è stato spesso tirato in ballo come la versione moderna di un film molto più tradizionale come L’ora più buia. Difficile non farlo, quando lo stesso preciso ricorso storico viene raccontato da due film che concorrono insieme per gli Oscar.
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Recensionando / Fury

03 mercoledì Giu 2015

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Recensionando

≈ 2 commenti

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Brad Pitt, David Ayer, Deve far male!, film dal fronte, Jason Isaacs, l'addominale prende aria, Logan Lerman, omoaffettività, ritratto di relazioni umane prima che lavorative, Roman Vasyanov, seconda guerra mondiale, Shia LaBeouf, spara spara ci stanno massacrando

fury“Gli ideali sono pacifici, la storia è violenta”: lo dice un Brad Pitt protettivo e paterno a un Logan Lerman condannato dal suo volto adolescenziale ad essere l’incarnazione vivente della recluta ingenua da iniziare, mentre con il loro carro armato M4 Sherman s’inoltrano in una Germania nazista sull’orlo del tracollo ma fermamente intenzionata a uccidere nella caduta quanti più soldati alleati possibili. Fury è uno dei migliori film di guerra degli ultimi anni, un prodotto ispirato e convincente, anche se non memorabile o rivoluzionario come Zero Dark Thirty. A volte però può bastare il ritratto di quella violenza quotidiana, talvolta ingiustificata ma spesso inevitabile che percorre la storia nei suoi episodi di routine, tra i suoi ranghi minori, il cui ricordo rimane in vita solo finchè ci sono superstiti. Continua a leggere →

Recensionando / Suite Francese, il libro e il film

19 giovedì Mar 2015

Posted by Elisa G. in 2015, Cinematografò, Libreria, Recensionando

≈ 4 commenti

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Adelphi, Irène Némirovsky, Kristin Scott Thomas, ma anche no, Margot Robbie, Matthias Schoenaerts, Michelle Williams, nazisti cattivissimi, Némirovsky, Ruth Wilson, Sam Riley, Saul Dibb, seconda guerra mondiale, Tom Schilling

suite francese movie posterIl caso letterario dietro il ritorno di Irène Némirovsky in libreria è una di quelle storie in cui l’intrecciarsi di fatalità e destino meriterebbe un film a parte. Di origine russa ed ebraica anche se convinta antibolscevica e cattolica praticante, la scrittrice non ebbe scampo e fu su uno dei primi convogli a partire dalla Francia occupata per finire nei campi di concentramento, dove la sua cagionevole salute e le crisi di asma la portarono in pochi giorni nelle camere a gas. Le figlie invece sopravvissero grazie al coraggio di una bambinaia, al supporto di un convento e all’intervento economico dell’editore della madre, con una rocambolesca fuga che durò per l’intero secondo conflitto mondiale. Portarono con loro solo una valigia con pochi averi, che si trascinarono dietro da un nascondiglio all’altro. Decenni dopo una delle due figlie la ritrovò in soffitta, l’apri e riscoprì decine di manoscritti della madre, tra cui spicca il suo capolavoro incompiuto, Suite Francese, la sua eredità che i nazisti non erano riusciti ad annientare.

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Recensionando / Ladra di Libri, il libro

26 martedì Nov 2013

Posted by Elisa G. in Libreria, Recensionando

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adolescenti problematici, amori adolescenziali, Deve far male!, Frassinelli, libri col DRAMMA dentro, Libri letti per poter (s)parlare del film, libri sull'amore per i libri, Markus Zusak, piangerone, seconda guerra mondiale

La Bambina che Salvava i Libri (The Book Thief) di Markus Zusak, edito da Frassinelli, 563 pp., 2007.
In attesa dell’adattamento cinematografico liquidato con una scrollata di spalle negli Stati Uniti e atteso da noi per il prossimo febbraio, rimane il tempo di affrontare una questione importante: come lo chiamiamo questo libro? No, la scelta di Frassinelli La bambina che salvava i libri è assolutamente fuori questione; troppo lungo, troppo zuccheroso ma soprattutto completamente scollato dalla ragazza in questione, che i libri non li salva, li ruba.
Perché non tradurre letteralmente, dato che “Ladra di libri” in italiano suona pure intrigante e musicale, molto più dell’originale “The Book Thief”? Mistero. Pare che per il film ci si sia accordati su un “Storia di una ladra di libri”, sicuramente più fedele, ma forse un tantino lungo, no? Se un film si intitola “Ladra di libri”, immagino che il pubblico pagante si aspetterà di seguire la storia della suddetta.

Ok, la smetto di essere tediosa e passo a parlarvi di un libro che vale il recupero in questa gelida coda di Novembre, che come tutto l’inverno è sinergico a qualsiasi racconto sulla Shoah (o almeno così la pensa il mio cervello a furia di assemblee d’istituto a tema).
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Segnalando / Grandi libri presto su schermo

24 sabato Ago 2013

Posted by Elisa G. in Cinematografò, Segnalando

≈ 1 Commento

Tag

Asa Butterfield, Ben Kingsley, Emily Watson, Gavin Hood, Geoffrey Rush, Harrison Ford, Hugo Award, Il gioco di Ender, Libri letti per poter (s)parlare del film, Nebula Award, seconda guerra mondiale, Sophie Nélisse, Storia di una Ladra di Libri, The Book Thief

ender's game locandinaCon mano tremante e notevole apprensione mi accingo a segnalarvi due novità in dirittura d’arrivo nei prossimi mesi, due adattamenti cinematografici di libri amatissimi a livello internazionale.
Trattandosi di me, non posso esimermi dal cominciare da Ender’s Game, uno tra i titoli più conosciuti a livello internazionale del genere fantascientifico. Lo so, voi penserete “da quando?” e io vi risponderò “nel mondo civillizzato, dall’inizio degli anni Ottanta”.
Si tratta di un ciclo generalmente relegato nel filone della letteratura per ragazzi (vai a capire perché) i cui primi due capitoli hanno fruttato a Orson Scott Card la vittoria sia al premio Hugo che al Nebula per due anni consecutivi, impresa a tutt’oggi mai riuscita ad altri.
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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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