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Archivi tag: sesso droga e tanto altro ancora

Recensione / C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino

17 martedì Set 2019

Posted by Elisa G. in 2019, Cinematografò, Recensionando

≈ 3 commenti

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Al Pacino, anni '70, Brad Pitt, c'e' anche un po' d'Italia, cannes 2019, Dakota Fanning, Emile Hirsch, Kurt Russell, Leonardo DiCaprio, Lorenza Izzo, Margaret Qualley, Margot Robbie, Quentin Tarantino, sesso droga e tanto altro ancora

C’era una volta la Hollywood d’oro e c’era una volta Quentin Tarantino geniale iconocasta e rielaboratore del pulp in pop: entrambi non ci sono più. A porre fine a un certo tipo di Hollywood e a una certa percezione d’America non è stato l’omicidio di Sharon Tate, anche se poi quella mattanza è diventata il perno della svolta, il punto cronologico a cui appuntare il cambiamento, un’icona e un’ossessione. La storia però è un fluire lento e inesorabile, così come la filmografia di Tarantino: già da qualche tempo il suoi film davano segnali di evoluzione, anche se il punto di svolta verso un domani tutto da definire è proprio C’era una volta a… Hollywood, un film destinato a disintegrare le aspettative cinefile rispetto al cineasta e deludere quella parte del pubblico che non saprà riprendersi dal disorientamento generato dal cambiamento.

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Recensionando / Rocketman

28 martedì Mag 2019

Posted by Elisa G. in 2019, Cinematografò, Recensionando

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biopic, Bryce Dallas Howard, Dexter Fletcher, Jamie Bell, nessuno mi capisce, Richard Madden, sesso droga e tanto altro ancora, Taron Egerton

La vera sorpresa di Rocketman è che per raccontare una leggenda del rock sceglie uno dei generi considerati più antitetici al genere musicale trasgressivo per antonomasia: il musical.
Non si tratta solo di strizzare un quantitativo congruo di canzoni iconiche di Elton John in un film, ripercorrendone l’ascesa e la caduta (nella cocaina) di un’icona della musica inglese del Novecento. Si tratterebbe di un semplice biopic musicale sulla falsa riga di Bohemian Rhapsody. Invece, pur essendo un progetto figlio di quell’esperienza e con lo stesso regista, Rocketman rivela ben presto di essere fatto di ben altra pasta e di fare giustizia al suo protagonista in maniera umanamente e cinematograficamente più soddisfacente.

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FeST 2018 / Netflix presenta Baby

12 venerdì Ott 2018

Posted by Elisa G. in seriale, Specialando

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Andrea De Sica, Anna Negri, FeST, FeST 2018, Netflix, Roma bellissima e decadente, sesso droga e tanto altro ancora

12Alla prima edizione del Festival delle Serie TV di Milano, i nuovi grandi produttori di serie TV non sono voluti mancare, con tanto di anteprime esclusive da presentare agli appassionati e alla stampa milanese. Sul fronte italiano, Netflix ha presentato per la prima volta al FeST 2018 una clip esclusiva di Baby, la serie TV che promette di raccontare uno dei microcosmi più chiacchierati della capitale romana: quello dei Parioli.

La serie TV presenta un soggetto originale, ma è ispirata alla cronaca romana recente, che ha visto delle giovanissime trasformarsi in squillo di lusso per i professionisti abbienti della capitale. A presentarla nel panel milanese i registi Andrea De Sica e Anna Negri e gli sceneggiatori del collettivo GRAMS.

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Recensionando / Loro 1

23 lunedì Apr 2018

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

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Anna Bonaiuto, cinema italiano, Elena Sofia Ricci, Fabrizio Bentivoglio, fotografia leccatissima, Ho visto la gente nuda, Kasia Smutniak, Luca Bigazzi, Paolo Sorrentino, Riccardo Scamarcio, Ricky Memphis, Roma bellissima e decadente, sesso droga e tanto altro ancora, Toni Servillo

Ma loro, dico loro, chi sono? si chiedeva Renato Zero coinvolto in un gioco erotico tra i più celebri della musica leggera italiana. Anche Paolo Sorrentino si occupa parecchio di sesso nell’indagare i loro dell’Italia d’inizio millennio, identificati semplicisticamente da uno dei personaggi della pellicola come quelli che contano. Re farsesco della categoria è Lui, uno così iconico che rimane senza nome per metà film e si prende le briga di ricoprire il ruolo di protagonista della sua stessa biografia solo nella parte finale del film.
Loro 1 partiva dai peggiori presupposti: un film nebuloso, fuori tempo massimo sin dal suo annuncio (invece al solito Sorrentino si è rivelato profetico) diviso in due all’ultimo, giunto in sala senza nemmeno un minutaggio dichiarato e con un’accozzaglia fastidiosa di font in trailer che sembrano messi insieme dagli scarti della Grande Bellezza. Pareva l’inizio di una catastrofe, invece erano una confusione calcolata; quella del serpente che cambia pelle e lo fa silenziosamente, per passare inosservato nel momento di massima debolezza.

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Recensionando / The Happy Prince

14 sabato Apr 2018

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

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biopic, c'e' anche un po' d'Italia, Colin Firth, Colin Morgan, Deve far male!, Edwin Thomas, Emily Watson, fotografia leccatissima, i soliti attori inglesi, John Conroy, omoaffettività, Oscar Wilde, Rupert Everett, sesso droga e tanto altro ancora

Ogni uomo corre verso la propria distruzione e il passo tenuto dall’autore per antonomasia di aforismi e argute massime Oscar Wilde era più che spedito.
The Happy Prince è il film biografico sugli ultimi mesi di vita dello scrittore e commediografo che Rupert Everett ha realizzato davanti e dietro la cinepresa, regalandosi la sua prima pellicola da regista pur di ottenere un ruolo di quelli che impreziosiscono una carriera, se azzeccati.
Come il regista sa comunque il fatto suo l’attore inglese, ma come interprete porta a casa con consumata eleganza un ruolo che in realtà poi così facile non è, dovendo giostrarsi con un mito enorme ma il cui carattere spesso scivola nell’eccesso melodrammatico e macchiettistico. Un’ottima interpretazione non basta però a costruire un grande film.

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Recensionando / La comune

31 giovedì Mar 2016

Posted by Elisa G. in 2016, Cinematografò, Recensionando

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Autocompiacimento registico, Berlinale 66, dramma familiare obbligatorio, Fares Fares, film col dramma dentro, Helene Reingaard Neumann, Julie Agnete Vang, sesso droga e tanto altro ancora, Thomas Vinterberg, Trine Dyrholm, Ulrich Thomsen

berlinale_kollektivetDopo l’infelice parentesi anglofona di Via dalla pazza folla, Thomas Vinterberg ripara nell’amata Danimarca e nella sua esperienza autobiografica per il suo ultimo lavoro, presentato alla Berlinale 66.
La storia al centro di Kollektivet contiene infatti gli echi della sua adolescenza, spesa in una comune a Copenaghen negli anni ’70. Le atmosfere e le ideologie di questo periodo storico sembrerebbero essere al centro di questa costruzione e crisi di una vita collettiva in una grande casa, se non fosse che La Comune è un film ben più individualistico di quanto ci si aspetterebbe. Tanto da abbandonare molto presto il racconto corale per concentrarsi e affidarsi quasi totalmente alla sua protagonista Trine Dyrholm, poi premiata a Berlino per la sua performance in un film che sembra segnare innanzitutto la lontananza siderale della nostra società da una visione collettiva.

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Recensionando / Love & Mercy

30 mercoledì Mar 2016

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Recensionando

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Autocompiacimento registico, Bill Pohlad, Deve far male!, Elizabeth Banks, John Cusack, la forza salvifica dell'Ammmore, maschio caucasico over 30 dalla genialità incompresa, nessuno mi capisce, Paul Dano, Paul Giamatti, sesso droga e tanto altro ancora, tratto da una storia di poco falsa

love1A ventiquattro dalla fine di marzo eccoci di nuovo a parlare di possibili candidati all’Oscar (anche se poi è arrivata solo la meritatissima nomination per Paul Dano ai Golden Globes). Per un film del 2014. Uscito negli Stati Uniti nel 2015. Che arriva da noi non solo dopo l’uscita home video, ma probabilmente (e strategicamente) dopo la scadenza dei link per il live streaming…ok, cosa vi dicevo un paio di settimane fa circa il periodo tra marzo e maggio e gli avanzi di magazzino?
E infatti eccoci qui a recensire Love & Mercy, un film che è piaciuto tantissimo alla critica ma che alla fin fine si è rivelato irrilevante a livello di critica e premi…e per la maggior parte, a ragione.
E se percepite una punta in più di acidità in me è perché non riesco a capacitarmi di come basti piazzare lì l’ennesima storia del genio bianco incompreso e bistrattato per farla franca…più o meno, considerato che comunque parecchi avranno reagito a titolo e locandina con un “cheeee?”.

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Recensionando / Deadpool

17 mercoledì Feb 2016

Posted by Elisa G. in 2016, Cinematografò, Recensionando

≈ 4 commenti

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Brianna Hildebrand, Ed Skrein, Geena picchia tutti, Gina Carano, Ho visto la gente nuda, l'addominale prende aria, Marvel, Morena Baccarin, Mossa soffocante della Vagina di Geena, Ryan Reynolds, sesso droga e tanto altro ancora, supereroi con superproblemi, T.J. Miller, Tim Miller

deadpool_0bPur avendo avuto il suo battesimo di fuoco in uno dei peggiori film surperoistici di sempre (e la prova del nove che X-Men: le origini – Wolverine fosse tale sta nel fatto che nel suo cast risplendeva Taylor Kitsch, portatore sano di disastri al botteghino), tra l’altro in una versione depotenziata e incoerente con la controparte cartacea, Deadpool è alla fine riuscito a sbarcare al cinema con un franchise tutto suo. Nel film si sostiene che sia merito di una grattatina ai gioielli di Wolverine, nel crudele mondo degli studios deve avere contribuito la situazione finanziaria non rosea di FOX. L’eufemismo è tale che hanno puntato su Ryan Reynolds, che di certo questo ruolo se l’era ipotecato già ai tempi e ne aveva detto tutto il bene possibile in ogni occasione propizia, nonostante il suo secondo disastroso round nel mondo dei supereroi al cinema, aka Lanterna Verde.
Per essere un film così fondato su un velato senso di disperazione e sulla necessità di far cassa, Deadpool riesce a portare a casa un binomio bizzarro: è sì il comic movie che sposta più in alto l’asticella del consentito e dello scorretto, ma al contempo è uno dei prodotti più canonici nell’ultimo rullo di uscite di questo sempre più prolifico filone.

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Recensionando / Jessica Jones

24 martedì Nov 2015

Posted by Elisa G. in 2015, Recensionando, seriale

≈ 4 commenti

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Carrie-Anne Moss, David Mack, David Tennant, Eka Darville, Krysten Ritter, Marvel, Melissa Rosenberg, Mike Colter, Netflix, noir, Rachael Taylor, Sean Callery, sesso droga e tanto altro ancora, supereroi con superproblemi, Wil Traval

jessica jones movie posterContinua il cammino di Netflix verso The Defenders, un gruppo di quattro supereroi che sulla carta dovrebbe diventare una sorta di Vendicatori della serialità. Per la prima volta però la release di una delle quattro serie tv che introdurranno i supereroi (Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist) coinvolge ufficialmente anche l’Italia nel lancio mondiale della serie, disponibile dal 20 novembre sul servizio di streaming televisivo appena sbarcato nel Bel Paese. Lancio che ha riscosso notevole eccitazione, trasformando lo scorso weekend in una maratona tra quanti hanno sottoscritto l’abbonamento alla piattaforma.
Dopo il notevole successo di critica di Daredevil (da molti definito come il miglior prodotto etichettato Marvel da parecchi anni a questa parte) ovviamente c’era molta attesa per Jessica Jones, l’eroina scaricata a metà lavorazione del concept da ABC (che ha poi ripiegato su Marvel’s Agent Carter) e recuperata da Netflix.
I primi pareri sono stati più che entusiasti, ma forse siamo già di fronte a un condizionamento da serie Netflix, perché Jessica Jones è davvero una questione incasinata. E non mi riferisco alla burrascosa protagonista.
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Recensionando / Straight Outta Compton

01 giovedì Ott 2015

Posted by Elisa G. in 2015, Cinematografò, Recensionando

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c'ho rabbia dentro, Corey Hawkins, F. Gary Gray, Jason Mitchell, la città e il ghetto!, O'Shea Jackson Jr., Paul Giamatti, sesso droga e tanto altro ancora, tratto da una storia di poco falsa

Straight_Outta_Compton1Per spiegare l’incredibile successo di Straight Outta Compton al botteghino statunitense – è stato uno dei re dell’estate, insieme ai dinosauri e ad Amy Schumer – si sarebbe fortemente tentati di piantar lì una riflessione sui bravi fratelli neri che vanno a vedere la pellicola capace di dare finalmente voce alla loro realtà di violenza, povertà e abusi della polizia.
Sarebbe semplicistico ma nemmeno troppo campato per aria, come spesso accade quando dal commento cinematografico ci si sposta in ambito politico e sociale. Operazione che è impossibile ovviare riguardo a questo film, che trae giovamento anche di un’uscita dal tempismo perfetto, dandogli una valenza ancora più dura e attuale. L’indignazione e la rabbia sono amplificate dalla consapevolezza che, dal 1987, un cambiamento è cominciato eppure è ancora tutto uguale a prima.

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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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