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Ann Leckie, Arthur C. Clarke Award, BSFA Award, fantascienza, Fanucci, gender studies, Hugo Award, i libri con gli alieni e le astronavi, Imperial Radch trilogy, Locus Award, Nebula Award, space opera
Quarantasette anni, originaria del Missouri, Ann Leckie ha esordito nel mondo della fantascienza con l’effetto di un ciclone, capace di travolgere un’intera annata di produzione letteraria. Ancillary Justice è senza ombra di dubbio il libro SFF dell’anno: il primo volume della trilogia Imperial Radch, ha venduto ad oggi più di 30000 copie (contro una media per esordio di 1000), vincendo Hugo Award, Nebula Award, Arthur C. Clarke Award, BSFA Award, Locus Award e Kitschies Golden Tentacle.
L’impresa compiuta da Ann Leckie è ancora più eccezionale se si pensa al sottogenere a cui il libro appartiene, quello della space opera (quando la gente dice di non amare la fantascienza perché detesta Star Wars, in realtà sta dicendo che non gradisce la space opera, ovvero avventure a sfondo spaziale dal piglio epico, più slegate dal conformismo scientifico). La space opera di stampo classico sta vivendo un certo revival negli ultimi anni, dopo un lungo periodo in cui sembrava aver perso il suo appeal presso il pubblico. Questo fino all’arrivo del libro della Leckie.
[recensione spoilerfree]