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~ considerazioni in ando e in endo

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Archivi tag: spiegazioni cazzare

Recensionando / Hereditary – Le radici del male

26 giovedì Lug 2018

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

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Alex Wolff, Ann Dowd, Ari Aster, Autocompiacimento registico, dramma familiare obbligatorio, Gabriel Byrne, horror, libri col DRAMMA dentro, manieri malvagi, Milly Shapiro, se capisce e non se capisce, spiegazioni cazzare, Toni Collette

Almeno un paio di volte l’anno tocca anche ai cinefili paurosi come la sottoscritta arrendersi alla necessità di andare in sala e soffrire le pene dell’inferno orrorifico per merito e colpa di pellicole di paura che hanno riscosso il plauso della critica e del pubblico oltreoceano. È successo con It Follows, The VVitch, Get Out e quest’anno è già capitato di parlare (e bene) di Un posto tranquillo. La premessa di Hereditary – Le radici del male avrebbe dovuto essere sempre quella di horror ottimamente diretto da un esordiente o poco più che si fa notare e che vale la pena vedere in senso cinematografico e cinefilo. Ecco, stavolta per me questa premessa è stata tradita, perché per perdonare a questo film i suoi scivoloni bisogna essere quantomeno appassionati del genere e affamati di nuove pellicole orrorifiche.
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Recensionando / Jurassic World – Il regno distrutto

08 venerdì Giu 2018

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

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BD Wong, Bryce Dallas Howard, Chris Pratt, Daniella Pineda, dinosauri, Jeff Goldblum, Juan Antonio Bayona, Justice Smith, ma anche no, scienziati che combinano casini micidiali, spara spara ci stanno massacrando, spiegazioni cazzare, Toby Jones

Quel che fa più arrabbiare dell’evidente trascuratezza con cui è stata condotta l’operazione di Jurassic World – Il regno distrutto è il fatto che il film riesce a dimostrare di avere almeno due assi nella manica.
Il primo è il particolare – per nulla scontato – di saper dimostrare a più riprese di essere consapevole delle esigenze e dei gusti del suo pubblico.
Come giustificare altrimenti quel paio di primi piani delle scarpe senza tacco di Bryce Dallas Howard, diretta conseguenza della ridicola corsettina sui tacchi a spillo con T-Rex alle calcagna che aveva suscitato l’ironia del pubblico dopo l’uscita in sala dello scorso capitolo? Anche i numerosi primi piani dell’attrice con i lucciconi negli occhi potrebbero derivare dalla popolarità di uno spezzone di un programma TV in cui dimostrava di saper piangere a comando.
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Recensionando / Maze Runner – La rivelazione

30 martedì Gen 2018

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

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Aidan Gillen, Corporazioni Malvagie, Dylan O'Brien, Kaya Scodelario, Ki Hong Lee, Patricia Clarkson, Rosa Salazar, spiegazioni cazzare, Thomas Brodie-Sangster, Wes Ball, young adult

Più che chiudere una trilogia, il terzo capitolo di Maze Runner chiude una stagione, quella della grande corsa cinematografica agli adattamenti young adult. Sono trascorsi appena 6 anni da quando Hunger Games ha reso Jennifer Lawrence una star internazionale e da quando le major concorrenti hanno tentato per lo più vanamente di replicarne il successo.
Il comparto letterario forniva un filone aurifero pressoché infinito per chi avesse avuto la buona volontà di selezionare il materiale migliore e portarlo su schermo in maniera dignitosa. In libreria il successo del target divenuto genere young adult continua imperterrito e anzi acquista una certa qual profondità letteraria e narrativa, rubando spazio nella narrativa di genere talvolta persino a quella da e per adulti.
L’approccio approssimativo e pigro di Hollywood nel cercare un successo commerciale con il minimo dello sforzo rischia invece di rendere Maze Runner l’ultima grande saga distopica giovanile che vedremo per un bel po’ di tempo.
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Recensionando / Jumanji: Welcome to the Jungle

01 lunedì Gen 2018

Posted by Elisa G. in 2017, Cinematografò, Recensionando

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adolescenti problematici, Dwayne Johnson, fantasy, Jack Black, Jake Kasdan, Karen Gillan, Kevin Hart, Nick Jonas, operazione nostalgia, spiegazioni cazzare

Gli anni ’90 sono ufficialmente entrati nel territorio della nostalgia canaglia, anche se l’approccio di Hollywood in materia è completamente diverso rispetto a quello tenuto  per il decennio precedente. Dopo Piccoli Brividi, Power Rangers e questo vago reboot del classico lungometraggio per ragazzi con Robin Williams, il trend è ormai abbastanza chiaro: budget contenuto e ragazzini come pubblico di riferimento.
Dato che coi primi due tentativi i risultati, seppur nemmeno lontanamente incisivi, si sono rivelati piacevoli, a Jumanji: Welcome to the Jungle bisognava concedere quantomento il dubbio. Poteva rivelarsi un buon film o comunque una pellicola con un motivo d’esistere? Il risultato è che sì, Jumanji ha saputo sorprendermi, ma non nel senso in cui auspicavo.

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In sacrificio per Taylor / la recensione di American Assassin

27 lunedì Nov 2017

Posted by Elisa G. in 2017, Cinematografò, Recensionando

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c'e' anche un po' d'Italia, Dylan O'Brien, father issue, i nostri amici arabi, in sacrificio per Taylor, l'addominale prende aria, Michael Cuesta, Michael Keaton, spara spara ci stanno massacrando, spiegazioni cazzare, Taylor Kitsch

Da quant’è che non vi facevo una recensione cazzara, che sotto sotto è il tipo di post che preferite insieme alle stroncature senza appello e alle fangirlate senza ritorno? Ebbene, questa recensione sarà tutto questo, perché di mettersi a fare discorsoni sul cinema e la vita di fronte a un lungometraggio come American Assassin proprio non ne vale la pena.Da purtroppo grande esperta di film terribili con dentro il tormento e l’estasi della sottoscritta, il beneamato Taylor Kitsch, posso assicurarvi che non è nemmeno nella metà più negativa dei film in cui si è riuscito a ficcare. Il che non discolpa il film di Michael Cuesta, ma dà uno spaccato drammatico degli orrori a cui mi sono sottoposta volontariamente in questi anni per amore del nostro, che non vedevo su grande schermo da febbraio 2014!

Avvertenza: post dannatamente spoileroso, nel caso foste davvero interessati a sottoporvi alla visione.

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Recensionando / La Mummia

08 giovedì Giu 2017

Posted by Elisa G. in 2017, Cinematografò, Recensionando

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Alex Kurtzman, Annabelle Wallis, Jake Johnson, la domenica pomeriggio su italia1, ma anche no, Russell Crowe, Sofia Boutella, spiegazioni cazzare, Tom Cruise, voice over molesto

Il risvolto più che positivo di quando sei certo di aver visto il film peggiore dell’anno è che difficilmente si può cadere ancora più in basso. Dopo La Mummia non può che essere tutta salita, tra alti e bassi che si spera vivamente non sia ancora così bassi (portate pazienza, vengo da una settimana di proiezioni stampa di autentiche ciofeche).
È così brutto il reboot del franchise che negli anni ’90 tra momenti trash e azione bontempona fece la fortuna di Brendan Fraser? La risposta è sì, è peggio di quanto immaginiate: un film di questo genere non è ammissibile nemmeno per i cacciatori di LOL. Il vero mistero è come siano riusciti a coinvolgere Russell Crowe e Tom Cruise in una porcata infima come questa, un filmaccio di serie Z che persino nella seconda serata estiva di Italia 1 avrebbero un po’ di vergogna a trasmettere.
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Recensionando / Alien: Covenant [spoiler free]

07 domenica Mag 2017

Posted by Elisa G. in 2017, Cinematografò, Recensionando

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Billy Crudup, Callie Hernandez, Carmen Ejogo, D.W. Harper, Danny McBride, Demián Bichir, fantascienza, Guy Pearce, i film con gli alieni e le astronavi, James Franco, John Logan, Katherine Waterston, Michael Fassbender, Ridley Scott, scienziati che combinano casini micidiali, spiegazioni cazzare, WTF!?

La saga di Alien ha le caratteristiche giuste per diventare un franchise? I produttori sembrano pensare di sì, dato che da qualche tempo spingono per renderla transmediale, ricamarci intorno sequel, prequel e persino un giorno dedicato, Alien’s Day, rincorrendo i successi di Star Wars e di Star Trek.
Dopo la visione di Prometheus e di Alien: Covenant però sono convinta che Alien non abbia le caratteristiche ideali per sottoporsi a questa trasformazione senza gravi conseguenze. Ovviamente a mancargli non è la qualità: raramente si è vista una saga fondata da 2 film così diametralmente opposti (da una parte l’apertura intimista e mistica di Scott, dall’altra il gigantismo e la verve di Cameron), capaci di risultare alieni, appunto, memorabili nel panorama cinematografico dell’epoca. Come mantenere questa sferzata d’inaspettato e rivoluzionario se l’abc del franchise e degli universi espansi è ripetizione, consolidamento, canonizzazione? Come sottolinea Peter Bradshaw su The Guardian, a differenza del suo titolo Covenant risulta sin troppo familiare, in maniera sgradevole e allarmante.

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Recensionando / Power Rangers

06 giovedì Apr 2017

Posted by Elisa G. in 2017, Cinematografò, Recensionando

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adolescenti problematici, Becky G., Bryan Cranston, Dacre Montgomery, Dean Israelite, Elizabeth Banks, i film con gli alieni e le astronavi, Ludi Lin, Naomi Scott, operazione nostalgia, RJ Cyler, spiegazioni cazzare

Tra tutti i franchise anni ’80 e anni ’90 che Hollywood sta rispolverando con la speranza di farci aprire il portafoglio, Power Rangers è forse la fonte più ingrata da cui partire per cavar fuori un film moderno e dignitoso. Non che la celebre serie TV che tenne incollati al piccolo schermo migliaia di bimbi e ragazzi decenni addietro non abbia il suo bravo codazzo di fandom e appassionati, ma dire che il materiale originario è invecchiato malissimo è un titanico eufemismo. Oltre alla pochezza produttiva e alla ripetitività narrativa che nel tempo hanno reso Power Rangers uno scult assoluto, ad appesantire oggi quel prodotto c’è una zavorra di toni e situazioni tra i camp e il naif. Eppure, proprio com’era successo per un franchise per ragazzi coevo come i Piccoli Brividi, Power Rangers è una scommessa vinta, perché prende le decisioni giuste.
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Recensionando / Assassin’s Creed

04 mercoledì Gen 2017

Posted by Elisa G. in 2016, Cinematografò, Recensionando

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Brendan Gleeson, Charlotte Rampling, delicate palette cromatiche, fantascienza, father issue, fotografia leccatissima, gente figa, Jeremy Irons, Marion Cotillard, Michael Fassbender, scienziati che combinano casini micidiali, spiegazioni cazzare, svolte complottare, videogiochi

assassinscreed_locandinaIl media videoludico, più giovane e rampante di tutti, sta chiaramente tentando di espandere i suoi confini oltre il mondo dei videogiocatori, per rendere franchise di successo come Warcraft o Assassin’s Creed redditizi oltre la loro normale sfera di influenza. Il processo è legittimo e lungimirante da parte di un’industria che cresce ad un ritmo forsennato e incassa tanto denaro quante controversie praticamente su ogni suo aspetto (rappresentazione, rapporti con la stampa, evoluzioni hardware e software), forse proprio per la velocità convulsa con cui evolve se stessa.
Se è vero che in termini di linguaggio i confini tra cinema e videogiochi si fanno sempre più indistinto, l’incapacità dei colossi del gaming di sfornare un film convincente denota quale enorme differenza permanga nel fare business dai due lati della palizzata: essere un grande produttore di videogiochi non vuol dire automaticamente saper far funzionare un franchise su grande schermo come uno studio cinematografico. E dire che Assassin’s Creed, per premesse e ambizioni, sembrava davvero il passpartout in grado di scardinare finalmente la barriera tra cinema e gioco.  Continua a leggere →

Recensionando / Star Trek Beyond

20 mercoledì Lug 2016

Posted by Elisa G. in 2016, Cinematografò, Recensionando

≈ 7 commenti

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Anton Yelchin, Bad robot, Chris Pine, Doug Jung, fantascienza, figa-astronavi-esplosioni, gente figa, i film con gli alieni e le astronavi, Idris Elba, John Cho, Justin Lin, Karl Urban, Michael Giacchino, omoaffettività, ritratto di relazioni umane prima che lavorative, Ship Sheep, shippabbestia, Simon Pegg, Sofia Boutella, spiegazioni cazzare, Star Trek, Zachary Quinto, Zoe Saldana

startrekbeyondA Star Trek Beyond non sarebbero nemmeno servite le agevolazioni di una distribuzione italiana votata a rimandare tutti film estivi a settembre per essere incoronato provvisoriamente film dell’estate, non in un’annata così povera di pellicole davvero riuscite. Un traguardo ancor più importante se consideriamo il punto di partenza davvero precario che aveva questo terzo capitolo del reboot cinematografico. Beyond è innanizuttutto l’orfano di J.J. Abrams in veste di regista, non solo passato all’avversario di sempre, ma anche dopo aver lasciato in eredità un film molto riuscito ma vero e proprio tradimento dello spirito della saga come Into Darkness (sempre al netto dei 5 minuti finali più disastrosi e inammissibili del 2014). Con una continuity più ingarbugliata che mai, un regista senza esperienza nel genere e un budget comunque meno favolistico di un tempo nonostante l’arrivo di capitali cinesi, Beyond sembrava destinato a ripiegarsi su se stesso.  Continua a leggere →

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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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