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Akiva Goldsman, Colin Farrell, Costumismi, fissiamoci intensamente negli occhi, Jennifer Connelly, Jessica Brown Findlay, la forza salvifica dell'Ammmore, lucette azzurre, ma anche no, Mark Helprin, piangerone, Russell Crowe, se ne sentiva il bisogno, staremo tutta la notte abbracciati a guardare le stelle, voice over molesto, William Hurt
La debacle del titolo Warner Bros piazzato a ridosso di San Valentino è riassunta efficacemente dallo strillo di locandina: non è una storia vera, è una storia d’amore. Infatti la verosimiglianza non è mai stata una delle preoccupazioni di Akiva Goldsman né tantomeno di Mark Helprin, autore di un tomo da 800 e passa pagine che trasuda un positivismo stucchevole e una ingenuità mastodontica, che solo una storia scritta e pubblicata ad inizio anni ’80 può esprimere senza ricostruire questi tratti artificialmente.
Il problema è che la storia vede per protagonisti due amanti molto affettuosi e una New York ricca di elementi sovrannaturali, quel genere di cavalli volanti, spiriti guida e demoni che è davvero difficile portare su grande schermo in maniera convincente, senza scivolare nell’imbarazzo.