Esistono essenzialmente due tipi di film firmati dal regista inglese Stephen Frears: uno dal taglio più lieve, riconducibili alla commedia inglese, l’altro tutto incentrato attorno a un personaggio volutamente controverso, nel tentativo di narrarne la storia nel suo complesso. The program rientra sicuramente in quest’ultimo, ponendosi l’ambizioso obiettivo di raccontare il mito di Armstrong così come veramente venne costruito, a suon di doping e di menzogne.
Non è l’unico tentativo in questo senso, anche se Frears è il primo a farlo in un contesto di fiction. D’altronde un inganno così enorme e sistematico ha cambiato per sempre il modo di guardare allo sport e al ciclismo, una perdita dell’innocenza così macroscopica nel suo trascinare nel fango il sette volte vincitore del Tour de France che non poteva che cercare anche la via del cinema per tentare di spiegare, di razionalizzare l’accaduto.
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