Il FCM* sta tentando di comunicare con noi e non attraverso un film.
Nel parco nazionale degli Abruzzi stanno registrando una spaventosa moria di cervi. Sì, potrebbe essere stata la neve ma, *tono da Giacobbo* se stessero tentando di dirci qualcosa? Se stessero metaforizzandoci qualcosa che non riusciamo a cogliere, come quel niubbo di Eddard Stark?
Insomma, loro sono lì che muoiono sulla neve e vengono mangiati da lupi e orsi affamati, sacrificatisi per avvertirci di qualcosa che sta accadendo e che la loro morte cerca di metaforizzare.
Per fortuna, mentre noi al massimo avremmo esclamato “Poveroooo, povero animale del bosco ucciso dalla Natura Crudele” un uomo è passato al livello successivo, conosciuto anche come metodo Tywin. Un uomo disposto ad affondare fino al gomito nelle viscere della metafora cervica per carpirne i segreti.
Il nome di quest’uomo è FRANCESCO FOSSA, prode inviato del TG5.
La sua sete di verità è tale che non si accontenta di farci vedere cervi in difficoltà nelle neve, non si accontenta della carcassa in lontananza divorata dagli uccelli e delle testimonianze drammatiche della guardia forestale, non del cervo in una pozza d’acqua che, come ci sottolinea, sta per affogare in diretta.

NO.
Lui si mette a scavare con le mani nella neve per mostrarci il CADAVERE DEL FCM.

Poi il servizio finisce, ma sono convinta che abbia applicato fino in fondo il metodo Tywin.
Una volta cose del genere le potevi chiamare studioapertismi. Ora invece lo squallore gira a reti unificate.
*aka Fottuto Cervo Metaforico. Non sapete cosa sia? Non mi stupisce, è visto che è un concetto da me inventato, a seguito di insistenti apparizioni di cadaveri di cervi che sottointendevano la non proprio felice fine di Robert Baratheon in a Game of Thrones. Lì, meforicamente urlati. Ma non solo lì. Da quando mi sono accorta della loro esistenza, spuntano più o meno ovunque, più morti che vivi, a metaforizzarci le ovvietà filmicoletterarie. Qui una classifica degli avvistamenti 2011. Sentitevi liberi di segnalare.