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chiamare le cose col loro nome, cinema d'animazione, Disney, film coi pugni nelle mani, i geni del marketing, i magici Ottanta con tanto di Girella, Jack McBrayer, Jane Lynch, operazione nostalgia, Rich Moore, spara spara ci stanno massacrando, Sugar Rush
Potevo parlarvene settimane fa quando, grazie a un colpo di fortuna micidiale, mi sono aggiudicata due biglietti gratuiti per l’anteprima (perché aggiungere questa informazione inutile? Perché talvolta mi piace far rosicare la gente, dato che di solito lo faccio io). Il tempo però è stato tiranno e sono riuscita a malapena ad anticipare la validità del film su twitter.
Faccio la brava e metto fuori dal cut l’informazione davvero importante: Ralph Spaccatutto è l’ennesima riprova che per chi cerca i nuovi film della Pixar, bisogna bussare in casa Disney (e viceversa). Un’ottima pellicola Pixar, che però gioca molto su un terreno già battuto in passato. Ma se avete diciamo tra i 25 e i 40 anni, la adorerete (specie se frequentate postacci come l’Angolo di Farenz).
Avendo abbassato drasticamente le possibilità che qualcuno continui a leggere, mi lancio nelle elucubrazioni del caso.