In occasione del suo sbarco in Italia, Xavier Dolan si è ritagliato una parentesi tutta nostrana per incontrare la stampa in due distinti appuntamenti, a Roma e a Milano. Il pubblico è quello delle occasioni importanti, nonostante l’avvento sia un periodo ricchissimo di eventi per chi gravita attorno al mondo cinematografico. L’attesa e l’aspettativa sono palpabili: nell’aria c’è la sensazione che questa sarà l’ultima possibilità di avere un contatto a tu per tu con quello che si avvia a diventare un grande regista internazionale, pronto ad esplodere al di fuori dei circuiti autoriali da un momento all’altro e con una concreta possibilità di portarsi a casa un Oscar a 26 anni.
Xavier Dolan arriva in anticipo, vestito con uno stile personalissimo e ricercato: giacca scura, pantaloni con piccoli fiori ricamati, stivaletti con punta d’acciaio. Si siede al fianco dell’interprete e sorride, un po’ nervoso. Appena fioccano le domande però risponde con garbo, trasporto e grande sensibilità ai tanti dubbi e a qualche provocazione. Le influenze passate, le possibilità del presente, e il futuro sempre più hollywoodiano: ecco le parole dell’enfant terrible del Canada.
Specialando / intervista a Xavier Dolan
03 mercoledì Dic 2014
Posted Cinematografò, Specialando
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