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~ considerazioni in ando e in endo

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Archivi tag: Suzanne Clément

Specialando / intervista a Xavier Dolan

03 mercoledì Dic 2014

Posted by Elisa G. in Cinematografò, Specialando

≈ 4 commenti

Tag

Gardy consiglia, Jessica Chastain, Suzanne Clément, Xavier Dolan

dolan4In occasione del suo sbarco in Italia, Xavier Dolan si è ritagliato una parentesi tutta nostrana per incontrare la stampa in due distinti appuntamenti, a Roma e a Milano. Il pubblico è quello delle occasioni importanti, nonostante l’avvento sia un periodo ricchissimo di eventi per chi gravita attorno al mondo cinematografico. L’attesa e l’aspettativa sono palpabili: nell’aria c’è la sensazione che questa sarà l’ultima possibilità di avere un contatto a tu per tu con quello che si avvia a diventare un grande regista internazionale, pronto ad esplodere al di fuori dei circuiti autoriali da un momento all’altro e con una concreta possibilità di portarsi a casa un Oscar a 26 anni.
Xavier Dolan arriva in anticipo, vestito con uno stile personalissimo e ricercato: giacca scura, pantaloni con piccoli fiori ricamati, stivaletti con punta d’acciaio. Si siede al fianco dell’interprete e sorride, un po’ nervoso. Appena fioccano le domande però risponde con garbo, trasporto e grande sensibilità ai tanti dubbi e a qualche provocazione. Le influenze passate, le possibilità del presente, e il futuro sempre più hollywoodiano: ecco le parole dell’enfant terrible del Canada.

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Recensionando / Mommy

01 lunedì Dic 2014

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Recensionando

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adolescenti problematici, Anne Dorval, Antoine-Olivier Pilon, Autocompiacimento registico, c'e' anche un po' d'Italia, Cannes, Cannes 2014, dramma familiare obbligatorio, film col dramma dentro, Oscar 2015, Psicologia e Psicosi, Suzanne Clément, Xavier Dolan

mommyL’arrivo della prima pellicola di Xavier Dolan in Italia è una grande, bellissima notizia: tra tre giorni anche i cinefili italiani meno smaliziati in qualità d’internauti potranno godere dell’ultima opera di uno dei più chiacchierati registi contemporanei. Da grande estimatrice di Dolan però sono un po’ dispiaciuta che il pubblico italiano entri in contatto per la prima volta con il regista, sceneggiatore e attore canadese attraverso Mommy.
Non perché non sia un bellissimo film (lo è), ma perché a chi ha seguito pellicola dopo pellicola il percorso del giovane prodigio canadese finisce per dare molte più risposte di quante non ne fornisca come lungometraggio a se stante.

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Il Listone / Tutti i film di Xavier Dolan

25 martedì Nov 2014

Posted by Elisa G. in Cinematografò, il Listone, Specialando

≈ 5 commenti

Tag

adolescenti problematici, amori adolescenziali, Autocompiacimento registico, delicate palette cromatiche, dramma familiare obbligatorio, Evelyne Brochu, film col dramma dentro, fotografia leccatissima, Gardy consiglia, il Listone, Lise Roy, Melvil Poupaud, Monia Chokri, Nathalie Baye, Niels Schneider, omoaffettività, Oscar 2015, Oscars, piangerone, Pierre-Yves Cardinal, riprese di paesaggi commissionate dall'Ufficio Turismo, Suzanne Clément, tristezza a palate, Venezia 70, vincitore di premio a forma di qualcosa di un metallo solitamente dorato, Xavier Dolan

xavierIn occasione dell’arrivo in Italia con Mommy, film vincitore del Gran Premio della Giuria a Cannes, ho deciso di presentarvi Xavier Dolan, enfant prodige & enfant terrible del cinema canadese, talento incubato dal Festival di Cannes che quest’anno tornerà a rappresentare il Canada nella corsa all’Oscar per il miglior film in lingua straniera.
Originario del Quebec, a soli venticinque anni vanta l’impressionante numero di cinque film scritti e diretti di suo pugno, quattro dei quali lo vedono tra gli interpreti principali, oltre a svariate comparsate in altri film canadesi. Dolan negli anni ha curato anche il montaggio, il mixaggio, i costumi e la OST dei suoi film, dimostrando una padronanza pressoché assoluta del mezzo e uno stile inconfondibile, già maturo ma ancora positivamente influenzato dalla sua crescita personale. Se non siete già impressionati da questi dati, adesso arriva il bello: i suoi primi quattro film sono tutti dei gioielli, arte visiva al servizio di storie potenti e mai banali.

Descrivere il cinema di Xavier Dolan a chi ne è completamente a digiuno è pressoché impossibile perché fin dagli esordi il regista canadese è riuscito ad esprimersi con uno stile che sfugge a precedenti e paragoni, personalissimo e immediatamente riconoscibile in ogni singola sequenza. Se dovessi proprio descrivervelo, vi parlerei di un Truffaut che incontra un Wong Kar Wai prima maniera alle soglie del 2010; entrambi vengono investi da un’ondata di hipsteria e colori saturi, mentre i confini di genere vengono ridotti a brandelli, close up dopo close up. E giusto un pizzico di Tumblr, che non guasta mai.
In attesa di vedere Mommy, vi presento i suoi primi quattro lavori.

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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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