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Rieccoci qui a parlare di un film di Quentin Tarantino, l’ottavo film di Quentin Tarantino, uno che non solo ormai gioca in una lega a sé, ma che quella lega se l’è costruita con le sue mani e la sua decina scarsa di film, collaborazioni e mediometraggi. Prima importante precisazione e successivo parere: grazie a Leone Group e Rai Cinema, la proiezione stampa si è svolta il lingua originale e in gloriosa pellicola Ultra Panavision 70 mm, con tanto di combo Overture + primo tempo + intervallo + secondo tempo + programma cartaceo. Questo non (solo) per farvi schiattare d’invidia ma per mettere da subito in chiaro che l’operazione, oltre che a consentire un momento di fruizione cinematografica super-nostalgia d’altri tempi , ha un suo notevole perché e, se ne avete l’opportunità, vale davvero la pena e i vostri denari.