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Autocompiacimento registico, cinema italiano, Elena Sofia Ricci, fotografia leccatissima, italia, Kasia Smutniak, Luca Bigazzi, Paolo Sorrentino, Riccardo Scamarcio, Toni Servillo
Tutti i nodi arrivano al pettine e con un colpo di spazzola deciso Paolo Sorrentino chiarisce il senso dell’intera operazione Loro 2. Il secondo capitolo del dittico che il regista de La Grande Bellezza di certo non cancella completamente la sensazione piuttosto bizzarra che lascia un film che ha tutti i presupposti per essere una grande operazione che si apre e si esaurisce in due pellicole brevi, ravvicinate per distribuzione, veloci per ritmo, fulminanti per battute ma soprattutto con un certo retrogusto di istantaneità.
Se un certo senso di smarrimento dopo Loro 1 e il suo discorso interrotto sul più bello era comprensibili, Loro 2 richiede una presa di posizione più netta anche a noi spettatori, scoprendo finalmente le carte in tavola, chiarendo la distanza tra questo tentativo di ritrarre Berlusconi e i tanti che lo hanno preceduto.
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