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Archivi tag: tratto da una storia di poco falsa

Recensione / Grazie a Dio di François Ozon

21 lunedì Ott 2019

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

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Berlinale 69, Denis Ménochet, François Ozon, Melvil Poupaud, suore preti e altre cristiane malvagità, Swann Arlaud, tratto da una storia di poco falsa

Non è un mistero che François Ozon sia tra i miei registi preferiti e non è tanto una questione di livelli qualitativi, fama o allure festivaliera. Ci sono là fuori registi migliori? Sì, ma davvero pochi combinano la prolificità, il trasformismo e l’estrema fruibilità narrativa del regista francese.
È uno di quei nomi che suscita sempre la mia curiosità e di cui vedo le novità più volentieri (e anche con una certa impazienza) e il mondo sa se il Cinema non sarebbe migliore se questa qualità non fosse più diffusa tra i grandi cineasti. Non è che François Ozon sia meno intelligente, acuto o acculturato dei suoi colleghi festivalieri, è che da tempo ha messo da parte l’urgenza di impressionare o primeggiare, mentre rimane una sua priorità quella di raccontare con estrema chiarezza e accoglienza le sue storie. Da un regista così finisci per voler vedere anche un titolo come Grazie a Dio, incentrato sullo scandalo pedofilia nella diocesi di Lione e sull’affaire Barbarin.
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Recensionando / L’angelo del crimine

03 lunedì Giu 2019

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando, Uncategorized

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a, Cannes 2018, Chino Darín, cinema argentino, criminalità e la mala varia, Daniel Fanego, fotografia leccatissima, Lorenzo Ferro, Luis Gnecco, Luis Ortega, Mercedes Morán, omoaffettività, so, tratto da una storia di poco falsa

Segnalo un piccolo miracolo in apertura del mese del Pride: è finalmente sbarcato nelle sale italiane uno dei più promettenti titoli della selezione Un Certain Regard di Cannes 2018, uno di quelli che con la sua tematica queer è semplicemente perfetto per aprire il mese dell’onda arcobaleno.
Non solo: con la sua produzione rifinitissima, la regia accattivante e la sceneggiatura sempre precisa nella sua ricchezza narrativa, L’angelo del crimine è il film perfetto per lavare via la delusione lasciata da quello che dovrebbe essere il suo epigono hollywoodiano ma si è rivelato la sua brutta copia. Se Zac Efron vi ha delusi nei panni del famigerato killer Ted Bundy in un film sciapo e insulso (talvolta persino problematico), lasciate che ci penso l’Angelo nero dell’Argentina degli anni ’70 a riparare a questo torto, con un film che è migliore del cugino hollywoodiano sotto ogni punto di vista.
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Cineriassuntone mensile / I film di maggio 2019

31 venerdì Mag 2019

Posted by Elisa G. in 2019, Cinematografò, Recensionando

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Anne Hathaway, Chris Addison, David Yarovesky, Dennis Widmyer, horror, Jackson A. Dunn, Jacques Audiard, Jason Clarke, Joaquin Phoenix, Joe Berlinger, Judi Dench, Kevin Kölsch, Lily Collins, Makoto Shinkai, Rebel Wilson, Sophie Cookson, tratto da una storia di poco falsa, Trevor Nunn, una vera esperienza di Truffa, Venezia 75, Zac Efron

Terzo appuntamento mensile del cineriassuntone sett…mensile, un po’ perché di certi film voglio continuare a parlarvi in post dedicati, un po’ perché so che da qualche parte qui c’è un format perfetto ma c’è ancora da sperimentare. Quindi ecco a seguire tutti i film usciti a maggio 2019 che ho visto ma non ho avuto tempo, voglia o sbatta di recensirvi.

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Cineriassuntone mensile / I film di Marzo 2019

31 domenica Mar 2019

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

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Alexander Skarsgård, amori adolescenziali, animazione giapponese, Armie Hammer, Cinemozioni5, Cole Sprouse, Felicity Jones, Gustav Möller, horror, i film con gli alieni e le astronavi, Jakob Cedergren, James Kent, Joel Edgerton, Justin Baldoni, Keira Knightley, Kenji Nagasaki, legal drama, Lucas Hedges, melodramma, Mimi Leder, nazisti cattivissimi, Nexo Digital, Nicholas McCarthy, Nicole Kidman, omoaffettività, Rupert Wyatt, Russell Crowe, Sam Waterston, seconda guerra mondiale, tratto da una storia di poco falsa, Troye Sivan

Eccoci al primo appuntamento mensile del cineriassuntone sett…mensile, un po’ perché di certi film voglio continuare a parlarvi in post dedicati, un po’ perché so che da qualche parte qui c’è un format perfetto ma c’è ancora da sperimentare. Quindi ecco a seguire tutti i film usciti a marzo 2019 che ho visto ma non ho avuto tempo, voglia o sbatta di recensirvi.
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Recensionando / Copia originale

20 mercoledì Feb 2019

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando, Uncategorized

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biografia, Dolly Wells, lesbiche vestite male, libr, Marielle Heller, Melissa McCarthy, nessuno mi capisce, New York, omoaffettività, Oscar 2019, Richard E. Grant, tratto da una storia di poco falsa

Copia Originale - PosterRischia di fare la figura del film di nicchia che non è Copia Originale, nel mezzo di un manipolo di film da Oscar ben più noti al grande pubblico, in un annata in cui per quanto riguarda la selezione di film da nominare l’Academy sembra essersi concessa un molte più scelte sul versante popolare e mainstream. Che è un modo gentile e obliquo per dire che quest’anno si è dato il via libera a un tot di film molto popolari ma che son ben lontani dall’avere il livello qualitativo necessario ad essere tra i migliori prodotti dell’annata. A sorpresa Copia originale, pur essendo un biopic di stampo classico e senza troppi fronzoli produttivi, ci va molto vicino ad esprimere quel livello qualitativo che ci si aspetterebbe da un candidato alle maggiori categorie dell’Academy. Il merito è da imputarsi principalmente a una coppia di attori dall’ottima chimica, alle prese con personaggi davvero lontani dalle consuetudini cinematografiche odierne, ruoli davvero a tutto tondo che esaltano le loro potenziali altrove spesso sottoutilizzate.

Attenzione a qualche piccolo [SPOILER].

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Cineriassuntone settimanale #6 / The Mule, Tramonto, Il professore cambia scuola, Le nostre battaglie

11 lunedì Feb 2019

Posted by Elisa G. in 2018, 2019, Cinematografò, Recensionando

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è così francese!, Bradley Cooper, Clint Eastwood, Denis Podalydès, father issue, Guillaume Senez, Jakab Juli, László Nemes, Olivier Ayache-Vidal, Romain Duris, temi d'amore tra i banchi di scuola, tratto da una storia di poco falsa, Venezia 75

Eccoci al sesto, ritardatarissimo appuntamento con il cineriassuntone settimanale, in cui vi racconto in breve i film in uscita il 7 febbraio 2019, vi consiglio cosa andare a vedere e cosa evitare come la peste e vi rimando ad opinioni della sottoscritta più dettagliate nel caso vogliate indagare ulteriormente. Mi perdonerete, ma ero la settimana di Sanremo non fa prigionieri. 


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Cineriassuntone settimanale #2/ Benvenuti a Marwen e La notte di 12 anni

09 mercoledì Gen 2019

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

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Álvaro Brechner, cineriassuntone settimanale, Diane Kruger, Eiza González, film PESO, Gwendoline Christie, nessuno mi capisce, Robert Zemeckis, Steve Carell, tratto da una storia di poco falsa, Venezia 75

Dopo i consensi e gli assensi della settimana passata, eccoci al secondo appuntamento con il cineriassuntone settimanale, in cui vi racconto in breve i film in uscita il 10 gennaio 2019, vi consiglio cosa andare a vedere e cosa evitare come la peste e vi rimando ad opinioni della sottoscritta più dettagliate nel caso vogliate indagare ulteriormente*. Come vi vizio.

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Cannes 71 / BlacKkKlansman

30 domenica Set 2018

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

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Adam Driver, anni '70, Ashlie Atkinson, buddy movies, Cannes 2018, John David Washington, Laura Harrier, poliziesco, Spike Lee, Topher Grace, tratto da una storia di poco falsa

Gli Stati Uniti razzisti di ieri hanno fatto un enorme regalo allo Spike Lee di oggi: una storia vera da cui pescare a piene mani, così incredibile che pare costruita su misura per esaltare le qualità del cinema del regista afroamericano, insistendo sui temi attorno a cui ruota la sua carriera e il suo impegno politico. Invece la storia di Ron Stallworth, primo agente nero in forze alla polizia di Colorado Springs, è tanto pazzesca quanto vera. Messa a tacere nel 1978, quando nessuno aveva poi troppa voglia di vedere fino a che profondità le radici del razzismo scavavano nel terreno fertile della società e della politica statunitense, è riemersa grazie al protagonista stesso, che l’ha raccontata in un’autobiografia (edita in Italia da tre60). Giusto in tempo perché Spike Lee ci mettesse mano – adattandola per il grande schermo, girandola e producendola – e calasse sulla Croisette con BlacKkKlansman, un film avvincente e capace di portarsi a casa il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2018.
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Recensionando / Molly’s Game

20 venerdì Apr 2018

Posted by Elisa G. in 2017, Cinematografò, Recensionando

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avvocatese, biopic, father issue, Idris Elba, Jeremy Strong, Jessica Chastain, Kevin Costner, Michael Cera, Oscar 2018, tratto da una storia di poco falsa, un profondo senso di giustizia

Ispira persino un po’ di divertita tenerezza constatare l’assoluta trasparenza dell’operazione Molly’s Game, il film con cui lo sceneggiatore contemporaneo per antonomasia Aaron Sorkin decide di dirigere un copione scritto di suo pugno in maniera letterale, esordendo alla regia. Il meccanismo è ben oliato, quasi un automatismo di scrittura: cerca il tratto da una storia vera giusto, un profilo biografico straordinario e iconico, quello che gli statunitensi definiscono larger than life.
Poi scrivilo e riscrivilo piegandolo ai messaggi e alle riflessioni che intendi farci sopra, anche se la vicenda iniziale non era poi così automaticamente riferibile a quello che gli arguti dialoghi sorkiniani ora alludono e ora urlano.
Solo che stavolta al centro della vicenda scritta da uno degli autori più criticati per le sue controverse figure femminili c’è una protagonista di sesso femminile.
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Recensionando / Tonya

31 sabato Mar 2018

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

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Allison Janney, anni '90, biopic, Craig Gillespie, Deve far male!, Julianne Nicholson, Margot Robbie, Oscar 2018, Sebastian Stan, sportivi emotivi, Steven Rogers, tratto da una storia di poco falsa

[Stavolta è un filo più spoiler del solito, quindi occhio.]
Non importa quante nomination e Oscar abbia portato a casa il film di Craig Gillespie se poi mi sento tradita come spettatrice e cinefila di fronte a Tonya. Non dal film, che è portentoso almeno il doppio di quanto si sia detto in giro, ma dall’incapacità di chi lo promuove e di ne scrive a riguardo di far capire sul serio che film si vedrà in sala.
La banda che ha messo su questo piccolo miracolo è scapestrata e reietta almeno quanto la protagonista che va a raccontare: lo sceneggiatore Steven Rogers ha un curriculum farcito di cinemozioni5 più o meno stucchevoli, Craig Gillespie ha una filmografia che rende davvero difficile capire come all’improvviso sfoderi questo piglio sicuro e smargiasso e la produttrice e protagonista Margot Robbie si è dovuta presentare come la bionda mozzafiato per anni nella speranza di mettere insieme l’influenza e il denaro necessario per ritagliarsi un ruolo per sé, che prevedesse una sua propria attorialità.
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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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