• About
  • Essentials
  • Glossario
  • Libreria
  • Visuals

gerundiopresente

~ considerazioni in ando e in endo

gerundiopresente

Archivi tag: tristezza a palate

Recensionando / The Monster Baru Cormorant

30 domenica Giu 2019

Posted by Elisa G. in Libreria, Recensionando

≈ Lascia un commento

Tag

angst, Deve far male!, fantasy, grimdark, lesbo chic, libri col DRAMMA dentro, omoaffettività, Seth Dickinson, The Masquerade series, Tor Books, tristezza a palate

C’è un tocco di ingenuità o inesperienza dietro certe affermazioni e frasi fatte che colpiscono la narrativa di genere con particolare frequenza, soprattutto da parte dei frequentatori occasionali. Una di quelle che mi incuriosisce di più riguarda la costruzione del mondo fantastico o fantascientifico (il cosiddetto world building). Posto che immaginare una realtà differente da quella di cui si ha esperienza richiede una certa dose d’immaginazione, concesso che rendere un mondo fittizio abbastanza coerente e organico richiede un quantitativo di talento letterario non scontato, rimango sempre basita quando sento dire frasi come “è un bel romanzo fantastico è perché ha un world-building incredibilmente complesso”.
Forse però non dovrei stupirmi, considerando quanti e quali best seller fantasy dominano le classifiche. Romanzoni affetti da cronico ipertrofismo geografico e dall’ossessione per il dettaglio genealogico, topografico e modaiolo, che fanno levitare il conto pagine ben oltre le 500 o 600. Eppure sembra che proprio grazie a questa formula abbiano parecchia presa su un certo tipo di pubblico. Io stessa ho una predizione particolare per tutta una serie di autori (da Richard Morgan a Ian McDonald) proprio per la loro capacità di costruire una realtà altra che sembri innanzitutto organica e complessa, con una quantità di ricadute sociali, politiche ed economiche che vanno oltre una trasformazione cosmetica della nostra, scavando a fondo e a lungo.
A mio modo di vedere però ciò che distingue una cerchia di onesti scribacchini dalla buona resa dagli autori davvero talentuosi non è la capacità di creare complessità, ma quella di gestirla e dominarla, riducendola a una forma che appaia così semplice e immediata da risultare naturale. Esempio perfetto di cosa succede quando un narratore ha per le mani un mondo di grandissima potenzialità ma fatica a tenergli testa è The Monster Baru Cormorant di Seth Dickinson, il sequel del qui amatissimo The Traitor Baru Cormorant.

[RECE PRIMO VOLUME] [INTERVISTA A SETH DICKINSON]

Continua a leggere →

Recensionando / Dolor y gloria

05 mercoledì Giu 2019

Posted by Elisa G. in 2019, Cinematografò, Recensionando

≈ Lascia un commento

Tag

Antonio Banderas, cannes 2019, Deve far male!, omoaffettività, Pedro Almodovar, Penelope Cruz, Rosalía, tristezza a palate

Dolor y Gloria è il vincitore di Cannes 2019. La Palma d’Oro è andata a un altro film, certo. È molto probabile che con queste ennesima vittoria sfumata, per ragioni anagrafiche e creative, Pedro Almodovar abbia detto addio per sempre alla possibilità di vincere sulla Croisette.
Tuttavia non c’è altro film passato a Cannes altrettanto ammirato e osannato. Il vincitore annunciato, il vincitore mancato, il vincitore morale di Cannes è Dolor y gloria, in perfetto equilibrio tra film testamento e film confessione.
A rendere amarissimo questo risultato è anche il dato matematico della vicenda. C’è innanzitutto il coefficiente sorpresa di un regista che in fase calante ha tirato fuori un film di una qualità che davvero nessuno si aspettava. Per arrivare a questo livello però Almodovar spende tanto, tantissimo, presentandosi con un film sostanzialmente irreplicabile.
Continua a leggere →

Cineriassuntone mensile / I film di aprile 2019

30 martedì Apr 2019

Posted by Elisa G. in 2018, 2019, Cinematografò, Recensionando

≈ Lascia un commento

Tag

Alexis Michalik, Anthony Maras, Armie Hammer, è così francese!, Berlinale 68, biografia, Cannes 2018, Dev Patel, film PESO, i nostri amici arabi, il disperato urlo silenzioso della fangirl in incognito, Jason, Joe Cornish, John C. Reilly, Jon S. Baird, Linda Cardellini, Małgorzata Szumowska, Michael Chaves, Nadine Labaki, Olivier Gourmet, omoaffettività, Oscar 2019, ritratto di relazioni umane prima che lavorative, Steve Coogan, terrorismo, tristezza a palate, Zain Al Rafeea

Secondo appuntamento mensile del cineriassuntone sett…mensile, un po’ perché di certi film voglio continuare a parlarvi in post dedicati, un po’ perché so che da qualche parte qui c’è un format perfetto ma c’è ancora da sperimentare. Quindi ecco a seguire tutti* i film usciti a aprile 2019 che ho visto ma non ho avuto tempo, voglia o sbatta di recensirvi.

Continua a leggere →

Riflettendo / Cold War e La La Land sono lo stesso film

16 sabato Feb 2019

Posted by Elisa G. in Cinematografò, Riflettendo

≈ Lascia un commento

Tag

bianco e nero, Cannes 2018, Deve far male!, film d'Ammmmore, fotografia leccatissima, guerra fredda, Joanna Kulig, musical, Oscar 2019, Pawel Pawlikowski, piangerone, Tomasz Kot, tristezza a palate

Varsavia è la Parigi dell’Europa dell’Est.
Cold War, il film di Paweł Pawlikowski candidato a tre premi Oscar, è il La La Land autoriale ed europeo. Sfida dialettica di un lezioso post del sabato pomeriggio? Pura vis polemica? Boutade cinematografica da blog di provincia? A voi la scelta, ma prima permettetemi di citare l’immortale attacco argomentativo di Emanuele di Tutti pazzi per amore e… seguite il mio ragionamento.
Cold War non è affatto il film pesantone polacco che pensate, anzi, è un’opera struggente che rende palese la nostra intossicazione da sentimenti e sentimentalità statunitensi.
Attenzione, il post è a rischio [SPOILER], facendo riferimento diretto al finale di Cold War.

Continua a leggere →

Cineriassuntone settimanale #7 / Alita, Un’avventura, La vita in un attimo, La paranza dei bambini, Un valzer tra gli scaffali

13 mercoledì Feb 2019

Posted by Elisa G. in 2019, Cinematografò, Recensionando

≈ Lascia un commento

Tag

androidi droni e robot, Antonio Banderas, Berlinale 68, Berlinale 69, Cinemozioni5, Claudio Giovannesi, commedia all'italiana, criminalità e la mala varia, Dan Fogelman, Deve far male!, fantascienza, film d'Ammmmore, James Cameron, Laura Chatti, Marco Danieli, Michele Riondino, musical, Napoli, Olivia Cooke, Olivia Wilde, Oscar Isaac, piangerone, Robert Rodriguez, Roberto Saviano, Sandra Hüller, Thomas Stuber, tristezza a palate

Eccoci al settimo, romanticissimo appuntamento con il cineriassuntone settimanale, in cui vi racconto in breve i film in uscita il 14 febbraio 2019, vi consiglio cosa andare a vedere e cosa evitare come la peste e vi rimando ad opinioni della sottoscritta più dettagliate nel caso vogliate indagare ulteriormente. La settimana di San Valentino non perdona, ma tra i tanti mali almeno si può scegliere il minore. 

Continua a leggere →

Recensionando / Resto qui di Marco Balzano

30 lunedì Lug 2018

Posted by Elisa G. in Libreria, Recensionando

≈ Lascia un commento

Tag

Alto Adige, Deve far male!, dramma familiare obbligatorio, Einaudi, letteratura italiana, Marco Balzano, premio Strega, tristezza a palate, vita agra, vita di montagna, voglio andare a vivere in campagna

Quello di Marco Balzano – insegnante di liceo, saggista e firma del Corriere della Sera – è l’unico romanzo che è stato in grado di impensierire il vincitore del Premio Strega 2018, La ragazza con la Leica di Helena Janeczek. Arrivato secondo con Resto qui, Balzano potrebbe essere ritratto come il grande sconfitto dell’edizione, per quanto possa essere considerato “perdente” uno scrittore approdato a un gigante come Einaudi, con già in tasca il Premio Campiello 2015.
Il suo romanzo agile e dalle sfumature storiche aveva l’identikit ideale per l’ennesima vittoria di un uomo e di un potere editoriale forte in un premio storicamente dominato da logiche spartitorie e non certo letterarie.
Dopo anni di dissidi, polemiche e una profonda revisione del regolamento, lo Strega è andato però in una direzione diversa, moderatamente nuova. Quando una copia del romanzo si è palesata nelle mie vicinanze, complice l’agilità estrema dello stile e la lunghezza più che contenuta, ho deciso di farmi un’idea sul secondo classificato, che in altri anni si sarebbe scolato senza colpo ferire la tradizionale bottiglia di Strega.
Continua a leggere →

Recensionando / A Beautiful Day – You Were Never Really Here

03 giovedì Mag 2018

Posted by Elisa G. in 2017, Cinematografò, Recensionando

≈ 1 Commento

Tag

adolescenti problematici, Alessandro Nivola, Autocompiacimento registico, Cannes 2017, Deve far male!, Ekaterina Samsonov, Joaquin Phoenix, John Doman, Lynne Ramsay, tristezza a palate

Finalmente mi capita tra le mani il perfetto esempio festivaliero per illustrarvi una pratica molto diffusa tra i cineasti che partecipano alla lotta per l’Orso, la Palma e il Leone d’oro. You Were Never Really Here è infatti un caso da manuale di responso critico molto altalenante: chi seguì le sorti del nuovo film di Lynne Ramsay nel giorno di presentazione alla Croisette ricorderà di certo come le recensioni fossero in gran parte negative, incentrate sull’eccessiva lunghezza e vacuità del film con protagonista Joaquim Phoenix.
Quel film, così come raccontato dai giornalisti dalla Croisette, di fatto oggi non è esiste: in A Beatiful Day* è davvero difficile riconoscere quella pellicola scoperta attraverso le prime recensioni. Il motivo è semplice: quella che vediamo nelle sale in questi giorni è una seconda versione, rimontata, snellita di tantissime sequenze, ripensata per alcuni versi radicalmente dalla sua creatrice.
Continua a leggere →

Recensionando / Red Sparrow

01 giovedì Mar 2018

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

≈ 1 Commento

Tag

base militare russa, Charlotte Rampling, Ciarán Hinds, film PESO, Francis Lawrence, Ho visto la gente nuda, Jennifer Lawrence, Jeremy Irons, Joel Edgerton, Maria Djurkovic, Matthias Schoenaerts, spionaggio, tristezza a palate, uno spia l'altro pure

Ognuno reagisce a una gioventù passata sotto i riflettori a modo suo: da qualche tempo Jennifer Lawrence sembra alla ricerca dei ruoli più fisicamente estremi e psicologicamente mortificanti che si trovano sulla piazza.
Per il thriller Red Sparrow la star è tornata a lavorare in coppia con Francis Lawrence, il regista dei sequel di Hunger Games.
Se la loro precedente collaborazione vi era sembrata cupa e senza speranza, vi conviene stare alla larga da un film che sembra avere come proprio scopo quello di mortificare l’intrattenimento del pubblico, tramutando ogni nudità, scena d’azione (e di tortura) e colpo di scena in una stilettata al barlume di speranza che tiene in piedi la protagonista.
Continua a leggere →

Recensionando / Chiamami col tuo nome

25 giovedì Gen 2018

Posted by Elisa G. in 2017, Cinematografò, Recensionando

≈ 3 commenti

Tag

amori adolescenziali, Armie Hammer, Autocompiacimento registico, c'e' anche un po' d'Italia, Deve far male!, Esther Garrel, fotografia leccatissima, Gardy consiglia, gente figa, James Ivory, Luca Guadagnino, Michael Stuhlbarg, omoaffettività, Oscar 2018, piangerone, Timothée Chalamet, tristezza a palate

Si può solo sperare di spiegare un film come Chiamami col tuo nome a parole e bisogna essere molto confidenti nelle proprie capacità di scrittori. La sua grana emozionale è così fine che le parole si rivelano limitanti per farne un ritratto. Come descrivi un colore con il senso del gusto o un profumo con la vista?
D’altro canto la dimensione cinematografica è così ricca e curata che si fa appena in tempo a coglierla durante la prima visione, sospinti sempre oltre la bellezza tecnica del film dal tumultuoso emozionare della pellicola.
Tocca rimettere tutto in prospettiva quando si parla di 2017 cinematografico se – come è successo in Italia – mancano all’appello due titoli importanti come Il filo nascosto e Chiamami col tuo nome. Il film di Luca Guadagnino si imprime sulla pellicola e sull’immaginario dello spettatore: è indubbiamente una di quelle visioni che, all’uscita dalla sala, sai già che porterai con te negli anni a seguire. Quindi sì, siamo oltre il grande film e l’ottima prova registica: solo il tempo ci dirà quanto vicino andiamo al concetto di “storia del cinema”, ma è uno di quei momenti che non dovete mancare in sala, perché lo vorrete poter raccontare da spettatore quando sarà diventato storia.
Continua a leggere →

Recensionando / La vegetariana e Atti umani di Han Kang

27 giovedì Lug 2017

Posted by Elisa G. in Libreria, Recensionando

≈ 5 commenti

Tag

Adelphi, Booker Prize for Fiction, Corea del Sud, Han Kang, libri col DRAMMA dentro, Literary Fiction, tristezza a palate

Arrivo ben oltre il limite massimo, quindi è obbligatorio porsi una domanda preliminare: dopo essere entrata nei 10 autori più meritevoli del 2016 per il Corriere della Sera (e anche nella mia top ten) ed essere stata tra i protagonisti della blogosfera letteraria italiana, ho qualcosa di rilevante da aggiungere alla valanga di recensioni e riflessioni già pubblicate su La Vegetariana, vincitore dell’International Booker Prize 2016?
A trarmi d’impiccio ci ha pensato l’editoria inglese, che ha già pubblicato il volume che Adelphi ha promesso per il 2018 in italiano, Human Acts. Con a disposizione due romanzi dell’autrice e la partecipazione di un incontro in cui li presentava a Milano, è molto più semplice raccontarvi chi è questa donna minuta dalla voce appena udibile eppure diventata portabandiera e apripista della misconosciuta letteratura sudcoreana nel mondo.

Continua a leggere →

← Vecchi Post
  • Visualizza il profilo di 851248408260416 su Facebook
  • Visualizza il profilo di GdiGardy su Twitter
  • Visualizza il profilo di gardy_here su Instagram
  • Visualizza il profilo di UC9R2z79LE1d2mYaZKhYe8eg su YouTube

SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

archiviando

ordinando

Unisciti ad altri 1.641 follower

twittando

  • Per gli amanti dei costumismi cinematografici segnalo questo pezzo su come è stato ideato il design del nuovo costu… twitter.com/i/web/status/1… 3 hours ago
  • twitter.com/TIFF_NET/statu… https://t.co/M4YRrSq5p6 18 hours ago
  • Nei prossimi mesi possiamo aspettarci una Disney pronta a fare carte false come la potente lobby che è pur di scong… twitter.com/i/web/status/1… 21 hours ago
  • Uno dei miei generi para-letterari preferiti è "le note trascritte all'assistente vocale: cosa ho detto vs cosa ha… twitter.com/i/web/status/1… 1 day ago
Follow @GdiGardy

leggendo

i sei più letti oggi

Urania 70 anni di futuro: consigli per gli acquisti
Recensione / Stazione undici di Emily St. John Mandel
Recensionando / Fidanzati dell'inverno [L'attraversaspecchi #1]
Il Listone / Tutti i romanzi dei tre Evangelisti di Fred Vargas
Specialando / il Listone Film 2021
Approfondendo / Il Newspeak di 1984

archiviando

ordinando

Blog su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • gerundiopresente
    • Segui assieme ad altri 1.641 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • gerundiopresente
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...