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~ considerazioni in ando e in endo

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Archivi tag: venezia 72

Recensionando / El Clan

26 venerdì Ago 2016

Posted by Elisa G. in Uncategorized

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father issue, Guillermo Francella, Pablo Trapero, Peter Lanzani, tratto da una storia di poco falsa, venezia 72

el clanPerdonatemi un certo qualunquismo geopolitico, ma nella frizzante produzione sudamericana i confini tra cinematografie nazionali tendono a rarefarsi più che altrove, vuoi per compattezza di temi ricorrenti e stile di scrittura e regia, vuoi perché i festival internazionali forse tendono a pescare tra le proposte di quelle nazioni i film che corrispondono a quei criteri che già associamo all’idea del fare cinema in quelle zone.
Questo El Clan in particolare è stato selezionato sia da Venezia che da Toronto l’anno passato e si è portato a casa un leone d’argento in un’annata molto influenzata dal presidente di giuria Alfonso Cuaron e un Goya. Un bottino niente male per Pablo Trapero, regista di solida fattura tradizionale che ha saputo intuire il potenziale cinematografico e internazionale del celebre caso Puccio.
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Recensionando / Anomalisa

23 martedì Feb 2016

Posted by Elisa G. in 2016, Cinematografò, Recensionando

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Autocompiacimento registico, Charlie Kaufman, David Thewlis, delicate palette cromatiche, Duke Johnson, film d'animazione in stop motion, Jennifer Jason Leigh, Oscar 2016, Psicologia e Psicosi, Tom Noonan, venezia 72

anomalisa_3copiaPur essendosi aperta all’insegna del messaggio di una kermesse nuova, in grado di identificare nuovi talenti e fungere da trampolino di lancio per i filoni cinematografici più sperimentali, Venezia 72 si è rivelata una rassegna non particolarmente brillante in entrambe le direzioni, con l’unica, enorme eccezione costituita da Anomalisa.
Lungometraggio animato in stop-motion con per protagonisti dei pupazzi dalle proporzioni adulte e realistiche, il film più umano dell’anno esplora nuove strade sin dalla sua produzione, finanziata attraverso una campagna kickstarter per consentire al talentuoso sceneggiatore e coregista Charlie Kaufman di esprimere in completa libertà la sua vena esistenziale e straniante senza i limiti comprensibili di una casa di produzione alle spalle preoccupata di mettere un limite al livello di “stranezza” raggiungibile dalle sue storie (Synecdoche, New York, Se mi lasci ti cancello, Essere John Malkovich).
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Recensionando / The Danish Girl

19 venerdì Feb 2016

Posted by Elisa G. in 2015, Cinematografò, Recensionando

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Alexandre Desplat, Alicia Vikander, Amber Heard, Ben Whishaw, biopic, Eddie Redmayne, film col dramma dentro, Matthias Schoenaerts, Oscar 2016, Paco Delgado, Psicologia e Psicosi, Tom Hopper, tratto da una storia di poco falsa, tristezza a palate, venezia 72

the danish girl posterÈ davvero semplice sparare a zero su Tom Hopper e ormai è uno sport riconosciuto tra gli amanti di cinema. Con suo stile espositivo al limite del pedante, con la sua esasperata ricerca di coinvolgimento emotivo via reiterati primissimi piani nel puro Oscar Bait (film “esca” per attrarre l’attenzione dell’Academy) delle sue lacrimevoli storie, presta molto più del fianco a critiche ferocissime. All’insegna del commovente e non pago del successo de Il Discorso del Re, eccolo tornare con la storia pioneristica di una coppia di pittori danesi in cui lui, a disagio con il proprio sé esteriore, decide di tirare fuori la donna che si sente di essere, con tragiche conseguenze personali e familiari. Insomma, Tom Hopper è tra i pochissimi che fanno cinema da Oscar con approcci e metodologie anni ’90 e soprattutto l’unico a riuscire a cavare nomination di pregio da questa tanto vituperata pratica.

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Recensionando / Il caso Spotlight

18 giovedì Feb 2016

Posted by Elisa G. in 2015, Cinematografò, Recensionando

≈ 1 Commento

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Autocompiacimento registico, Brian d'Arcy James, delicate palette cromatiche, Howard Shore, John Slattery, Liev Schreiber, Mark Ruffalo, Masanobu Takayanagi, Michael Keaton, Oscar 2016, Oscars, Rachel McAdams, ritratto di relazioni umane prima che lavorative, Stanley Tucci, suore preti e altre cristiane malvagità, Tom McCarthy, tratto da una storia di poco falsa, venezia 72

spotlightIl giornalismo investigativo degli inviati sul campo e degli scandali scoperti e documentati pezzo per pezzo sta morendo. Lo dicono gli ultimi valorosi interpreti del genere e lo dicono le redazioni, che ai tempi del software automatici che scrivono articoli e della dittatura di Google News non possono e non vogliono investire in una forma tanto dispendiosa di reportage.
Se il giornalismo investigativo non verrà salvato dai freelance o dal crowdfunding, Il caso Spotlight sarà il suo maestoso epitaffio, un grande film sul fare giornalismo e l’essere giornalista come non se ne vedevano da decenni, basato su una storia vera dalle tinte forti e manipolato da un talento poliedrico e sfuggente come Tom McCarthy, attore di riempimento, sceneggiatore di pietre miliari come Up e ora regista in corsa per l’Oscar.

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Recensionando / Ti guardo

22 venerdì Gen 2016

Posted by Elisa G. in 2015, Cinematografò, Recensionando

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Alfredo Castro, Lorenzo Vigas, Luis Silva, omoaffettività, venezia 72, vincitore di premio a forma di qualcosa di un metallo solitamente dorato

desde_allaViene da chiedersi dove siano oggi gli estimatori della rassegna cinematografica veneziana, quelli che la Croisette quest’anno ha toppato invece Venezia propone una selezione coraggiosa e interessante. Non ho mai fatto mistero di prediligere la selezione della Croisette a quella della Laguna. Seguendo i post di questi mesi immagino sia chiaro quanto sia anche solo pervasiva l’offerta francese, che da maggio ad oggi ha saputo portare quasi ininterrottamente tre, quattro film nelle sale italiane, dalla sezione principale e dalle minori. Venezia invece batte un colpo oggi con Desde Allá, il vincitore: la data di uscita nel picco di proposte di qualità non aiuterà questo film venezuelano, ma la mia percezione è che i suddetti amanti veneziani nei fatti non stiano aiutando questo film.

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Recensionando / Black Mass

08 giovedì Ott 2015

Posted by Elisa G. in 2015, Cinematografò, Recensionando

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Adam Scott, Benedict Cumberbatch, Boston, Dakota Johnson, Joel Edgerton, Johnny Depp, Kevin Bacon, Peter Sarsgaard, Scott Cooper, tratto da una storia di poco falsa, venezia 72

blackmassBoston, 1975. James “Whitey” Bulger è un criminale di piccolo taglio che difende con i denti il suo territorio, quel Southie dove vive la comunità di origine irlandese di cui fa parte. Boston, 2014: cominciano in città le riprese del film di Scott Cooper dedicato a un nome che ancora oggi non lascia indifferenti i cittadini, ricordato come il più grande principe del crimine bostoniano.
Come ha potuto una mezza tacca sbaragliare la concorrenza di comunità radicate e dedite al crimine organizzato come quella italiana e diventare il Re di Boston per quasi un ventennio? La risposta è un gangster movie di stampo classico, figlio di una corrente che si rifà giocoforza a un capolavoro come Il Padrino, corredato da una storia interessante e da un ottimo cast. A volte basta questo: un film ben fatto su basi già consolidate.

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Specialando / Venezia 72

12 sabato Set 2015

Posted by Elisa G. in 2015, Cinematografò, Specialando

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Alexander Sokurov, Amos Gitai, Baltasar Kormakur, c'e' anche un po' d'Italia, Cary Joji Fukunaga, Christian Vincent, Drake Doremus, Emin Alper, Fabrice Luchini, Guan Hu, Julie Delpy, Kristen Stewart, Lorenzo Vigas, Matias Bize, Pablo Trapero, Piero Messina, Rodrigo Pla, Tom McCarthy, venezia 72, Xavier Giannoli

venezia72Si chiude oggi il settantaduesimo festival del cinema di Venezia. Stavolta sono in grado di pubblicarvi il mio solito suntone di quanto passato sul tappeto rosso, in corcorso e fuori, a poche ore dalla premiazione, a patto che sopportiate per un po’ quest’edizione severa, scarna e senza immagini, che sistemerò nelle prossime ore.
Le regole sono sempre quelle: non sono al Lido e non ho visto i film in questione, vi riporto solo un paio di pensierini sulle pellicole veneziane, maturati tramite lettura quotidiana dei reportage di giornalisti italiani e stranieri, sulle grandi testate e sulle tag di Twitter.
EDIT: Finalmente il post è aggiornato con le considerazioni post premiazione e, finalmente, le immagini!
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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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